In un parco pubblico di Marino, nella nota cittadina dell’hinterland romano, si sono vissuti momenti di pura follia, con un ragazzino di neanche 17 anni – li deve ancora compiere – , che ha risposto ad un alterco, dopo un litigio per cause sconosciute avuto con alcuni coetanei tornando armato di una motosega e pessime intenzioni.
Un ragazzino classe 2007 è stato bloccato all’interno di un parco armato di motosega, mentre era a caccia dei coetanei con i quali aveva appena avuto una discussione
Difatti, quel che è avvenuto nella giornata di ieri, quando poco dopo le 13 della domenica appena trascorsa, 11 marzo, un giovane del 2007 è tornato cercando infuriato alcuni suoi coetanei con i quali aveva avuto uno screzio verbale poco prima, armato di motosega, ci sono stati momenti di terrore irrefrenabile.
La scena terrificante è stata vista anche da altri passanti che si trovavano nel grande parco pubblico di Villa Desideri, a Marino e fortunatamente nessuno dei ragazzi che avevano discusso con il teenager armato erano presenti sul posto, ma lui continuava a battere la zona palmo a palmo dopo aver preso da casa sua la motosega elettrica del padre.
Prima dei carabinieri, in via Vittoria Colonna, il padre del giovane totalmente fuori di sé è riuscito a localizzare e disarmare il figlio e poco dopo sono arrivati sul posto anche i militari dell’Arma, allertati da varie chiamate al 112 che segnalavano un ragazzino armato di motosega nel bel mezzo dell’area verde in questione.
Calmato e identificato, il giovane assalitore con la motosega è stato denunciato alla procura minorile per i reati di porto d’armi in luogo pubblico e minaccia e la vicenda si è conclusa fortunatamente senza alcun ferito.
Similmente, sempre nell’hinterland di Roma e durante gli ultimi controlli delle forze dell’ordine, un 15enne albanese è stato rincorso e bloccato con addosso vari coltelli e denunciato a piede libero per possesso d’armi atte a offendere, che gli sono state tutte ritirate.
Come sempre ricordiamo che qualsiasi persona, anche solo denunciata, in assenza di un processo che termini con un’eventuale condanna irrevocabile, va ritenuta sempre cpme presunta innocente, con le prove che si formeranno, in caso, nel corso dei vari gradi di giudizio.
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