Roma, minore albanese sorpreso in strada con vari coltelli: 15enne denunciato

Il minore albanese alla vista dei carabinieri è scappato per alcune centinaia di metri ed è stato sorpreso con vari coltelli e armi da taglio addosso

L'uomo accoltellato all'ingresso della metro. Foto di archivio

Proseguono i controlli da parte dei carabinieri nell’area della periferia est della Capitale, tra Castel Madama e zone limitrofe, con varie sanzioni utili a riportare l’ordine nella zona e lottare contro i reati predatori e il degrado. In uno di questi pattugliamenti, inoltre, un minorenne albanese è stato scoperto in strada con alcuni coltelli.

Il minore albanese alla vista dei carabinieri è scappato per alcune centinaia di metri ed è stato sorpreso con vari coltelli e armi da taglio addosso

Nella fattispecie, in questo caso ad essere denunciato a piede libero è stato un 15enne cittadino albanese che è stato fermato in strada e, alla vista dei militari dell’Arma ha tentato subito la fuga scappando a piedi e venendo raggiunto dopo alcune centinaia di metri d’inseguimento.

Addosso gli sono state trovate armi da taglio, tra cui alcuni coltelli, che sono stati immediatamente sequestrati, con il minore albanese che è stato subito riconsegnato ai genitori e denunciato all’autorità Giudiziaria.

In particolare da tempo nella zona est di Roma sono in atto pattugliamenti rafforzati tra polizia e carabinieri, con l’obiettivo, soprattutto nei fine settimana, di garantire una movida serena e sicura senza problemi per i residenti.

Tra gli altri denunciati delle ultime ore c’è anche un 66enne italiano al quale è stata ritirata la patente per guida in stato di ebbrezza e un 38enne nigeriano per guida senza patente.

Inoltre, sette persone sono state sanzionate amministrativamente perché durante i controlli sono state trovate in possesso di modiche quantità di droga, per uso personale.

Come sempre ricordiamo ai nostri lettori che i denunciati, così come qualsiasi indagato, è da ritenersi presunto innocente fino allo svolgimento di un eventuale processo con sentenza irrevocabile di condanna e le prove che si formeranno nel corso dei vari gradi di giudizio.

Proprio ieri, venerdì 8 marzo, vi abbiamo raccontato di come un 35enne romano classe 1989 con forti legami anche con l’ambiente degli ultras biancocelesti della Lazio e della Curva Nord, sia stato arrestato, insieme ad altre persone, in quanto ritenuto il capo di una ramificata organizzazione di narcotrafficanti che rifornivano i turisti e i residenti della nota località sciistica delle Dolomiti di Cortina.

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