Tivoli, ex docente di religione Mirko Campoli condannato a 9 anni per abusi su minori

Il 47enne ex professore di religione e membro dirigente dell'Azione Cattolica è stato condannato per reiterati episodi di abusi sessuali ai danni di minorenni

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Mirko Campoli

L’Autorità Giudiziaria si è espressa in merito alle vicende che vedevano indagato Mirko Campoli, ex professore di religione di Tivoli che per anni è stato un dirigente dell’Azione Cattolica locale ed era stato arrestato a maggio con l’accusa di aver abusato di alcuni adolescenti. L’imputato è stato condannato in primo grado a 9 anni di carcere.

Il 47enne ex professore di religione e membro dirigente dell’Azione Cattolica è stato condannato per reiterati episodi di abusi sessuali ai danni di minorenni

Dopo aver richiesto d’essere giudicato con rito abbreviato nel novembre scorso, sperando di ottenere così uno sconto di pena, oggi, giovedì 7 marzo, è arrivata la sentenza di condanna contro Campoli.

Si è giunti a sentenza in merito agli abusi subiti dapprima da un ragazzino violentato per 4 anni di seguito e poi per altre violenze commesse ai danni di un’altra minorenne, tutte nello stesso periodo.

Per le violenze commesse contro la minore, l’ex professore di religione di 47 anni si era difeso sostenendo di aver agito durante un suo stato depressivo.

I guai giudiziari per Campoli potrebbero non essere finiti qui, dato che l’ex professore di religione di Tivoli è tuttora indagato anche per altri episodi venuti alla luce e che lo vedono in veste di sospetto di ulteriori abusi sessuali.

Le lunghe indagini sono partite dalle confessioni fatte dalle fidanzatine dei ragazzini abusati che dopo anni hanno testimoniato agli inquirenti contro Campoli. Senza mezzi termini l’uomo era stato additato come un “Orco”, denunciando i fatti che gli sono  stati contestati.

All’epoca dei fatti, i giovani abusati avevano 12 e 16 anni, e in un caso, quello del ragazzino violentato per circa 4 anni, Campoli – secondo quanto sostenuto dall’accusa – si sarebbe fermato solo grazie alla pandemia e al lockdown susseguente alla diffusione da Covid 19, epidemia che aveva imposto lo stop ai contatti dal vivo.

Prima di questa interruzione dovuta al coronavirus, le violenze ai danni della sua prima vittima sarebbero state subite dal ragazzino sia a Guidonia che a Tivoli e anche in altre città, con una periodicità di almeno 1 volta al mese.

In particolare, compresa una gita al parco divertimenti di Gardaland, al nord Italia, gli inquirenti hanno sostenuto che il minore in questione era stato vittima di un totale di 50 episodi d’abuso sessuale.

Passando invece al secondo filone delle violenze contestate, la vittima è invece una 16enne che sarebbe stata abusata da Campoli nelle Marche, in provincia di Ancona, durante un campo scuola con gli studenti.

Tutti eventi gravissimi, oltretutto commessi dall’imputato quando questi era vicepreside di un istituto tecnico di Tivoli, lo “Enrico Fermi”, oltre a ricoprire la carica di segretario nazionale dell’Azione Cattolica Ragazzi ed era docente di religione e presidente diocesano della stessa Azione Cattolica.

Campoli per questa ulteriore serie di abusi sulla vittima di 16enne avrebbe quindi cercato riparo e giustificazione nella sua depressione che lo avrebbe fatto andare totalmente fuori controllo.

Ma va ricordato anche che, ai danni del condannato, questa sanzione a 9 anni di carcere, potrebbe non essere l’ultimo provvedimento la Procura di Tivoli ha parallelamente terminato un’ulteriore serie di rilievi.

Nel dettaglio, Mirko Campoli sarebbe stato indagato per una nuova e meno nota serie di reati sempre connessi al mondo della pedofilia, e a breve verrà dunque terminato, con l’emissione della sentenza, anche quest’altro processo.

In questo caso, l’accusa attribuisce a Campoli il fatto di aver abusato allo stesso modo del fratello minore di una delle prime due vittime da lui violentato e di un altro minorenne ancora.

Per tanto, gli ultimi due abusati sarebbero un ragazzino di 12 anni e un altro di 10 che era ospite presso una casa famiglia a Roma, in zona Boccea.

Il modus operandi è quello attuato da tanti pedofili per cogliere di sorpresa le proprie “prede”, ovvero Campoli era solito approfittare di ragazzini indifesi, molto spesso mentre le vittime di abusi dormivano e venivano obbligate a pratiche sessuali contro la loro volontà.

Come sempre ricordiamo ai nostri lettori che Campoli è stato giudicato in primo grado e che resterà presunto innocente fino all’emissione di una definitiva sentenza irrevocabile di condanna, con le prove che si formeranno eventualmente nei vari gradi del processo.

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