Roma, la statua di Simon Bolivar nel mirino: decapitata dai teppisti

La statua decapitata e ridotta a pezzi: l'ultimo attacco pochi giorni prima

Prima l’abbattimento poi la decapitazione. La statua di Simon Bolivar, posizionata nell’omonimo parco di Montesacro, di nuovo sotto l’attacco dei teppisti. La scorsa notte – tra il 27 e 28 febbraio – il busto della statua dedicata al patriota venezuelano celebre per aver guidato il movimento di liberazione dell’America Latina dal colonialismo spagnolo  è stato ridotto a pezzi.

La statua decapitata e ridotta a pezzi: l’ultimo attacco pochi giorni prima

L’ultimo precedente sempre nel parco Simon Bolivar a Montesacro risale a un paio di settimane fa.

La denuncia di Maduro

Era già successo il 5 febbraio e a stretto giro era arrivato anche il commento di Nicolás Maduro.

Il presidente del Venezuela nel suo account Instagram aveva scritto: “Denuncio la inaccettabile aggressione fascista perpetrata a monte sacro a Roma, in Italia, ai danni di Simon Bolivar, padre e liberatore della nostra america libera. Ripudio questa aggressione portata avanti da coloro che sono amici dell’estrema destra venezuelana.

Questo è quello che vorrebbero fare al popolo venezuelano e sia chiaro, non lo permetteremo. Il Venezuela è uno dei principali partner della Russia in america latina”.

Proprio nei giorni scorsi si erasvolto un incontro tra l’Ambasciata e il Municipio III per organizzare i lavori di ripristino e restaurazione del monumento.

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