Artena, rubano le grondaie di un negozio: due giovani nomadi tratti in arresto

Le grondaie per il deflusso dell’acqua piovana sono state recuperate dai carabinieri e restituite al legittimo proprietario

Foto non collegata ai fatti

Hanno approfittato del buio per entrare in azione e asportare da un’attività commerciale situata in via Valmontone ad Artena, comune dell’hinterland capitolino, le grondaie per il deflusso delle acque piovane. Il colpo, perpetrato la notte di sabato 17 febbraio, sarebbe riuscito alla perfezione se due cittadini romeni, di 23 e 24 anni residenti a Napoli e già noti alle forze dell’ordine non fossero stati fermati per un controllo dai carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Colleferro.

Le grondaie per il deflusso dell’acqua piovana sono state recuperate dai carabinieri e restituite al legittimo proprietario

La coppia che risulta domiciliata presso un campo nomadi situato in via Tiburtina aveva già concluso le operazioni di smontaggio e, dopo aver caricato a bordo di un’auto i manufatti di particolare interesse venale trattandosi di pluviali interamente realizzati in metallo di rame, si stavano allontanando dalla zona.

I militari dell’Arma impegnati in servizio per attività finalizzate alla prevenzione e alla repressione dei reati predatori si sono insospettiti e hanno fermato la vettura per un’ispezione in esito alla quale hanno rinvenuto le grondaie asportate poco prima dal negozio.

Entrambi sono stati identificati e tratti in arresto poiché gravemente indiziati del reato di furto aggravato in concorso.

I carabinieri hanno quindi provveduto al sequestro della refurtiva e ad avvisare il proprietario dell’esercizio per restituirgli il maltolto. L’uomo ha quindi formalizzato una denuncia per furto mentre i due giovani sono comparsi questa mattina davanti al giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Velletri che ha convalidato le misure cautelari di carattere personale disposte dai militari dell’Arma.

E ‘opportuno ricordare che qualsiasi persona arrestata, denunciata, indiziata di reato o rinviata a giudizio in ogni stato e grado del procedimento penale deve essere considerata innocente sino alla pronuncia di una sentenza di condanna definitiva nei suoi confronti.