Ex Fiera di Roma: nell’accordo per la riqualificazione anche case popolari. Avviato il bando

Nel futuro dell'ex Fiera di Roma di via Cristoforo Colombo: abitazioni popolari e un parco. Avviato il bando per le proposte progettuali

Con l’accordo siglato lo scorso settembre tra Roma Capitale e il fondo Orchidea srl per la riqualificazione della ex Fiera di Roma, è stato pubblicato in queste ore il concorso per la realizzazione del Masterplan, la fase obbligata a cui seguirà il successivo Piano Urbanistico attuativo per la completa trasformazione dell’Area.

Quando verrà eseguita la totale demolizione degli immobili ormai in disuso da anni, per l’edificazione delle nuove strutture è presto per dirlo, mentre sono già stabilite le funzioni pubbliche e private che occuperanno l’area riconvertita all’80% ad uso abitativo, con migliaia di metri quadri vincolati per edilizia residenziale pubblica.

Nel futuro dell’ex Fiera di Roma di via Cristoforo Colombo: abitazioni popolari e un parco. Avviato il bando per le proposte progettuali

Sarà un iter lungo come tutti i grandi processi di trasformazione dei complessi immobiliari romani, quello dell’ex Fiera di Roma, che ha fatto un altro passo avanti sul fronte della progettazione in queste ore, con il bando per la realizzazione del Masterplan, il documento di proposta generale con criteri che per buona parte sono però già stabiliti.

Il concorso, come spiega il Campidoglio è di fatto parte dell’accordo siglato alla fine dalla scorsa estate tra Roma Capitale e il fondo Orchidea srl, che prevede la completa trasformazione del complesso.

Primo step naturalmente sarà la demolizione degli immobili, poi la loro sostituzione con nuove funzioni, pubbliche e private di cui è già chiara la suddivisione.

L’area è di circa 80mila metri quadri, con una dotazione di verde pubblico e parcheggi e con una superficie utile lorda di circa 40mila di cui l’80%, e cioè oltre 35mila metri quadri, sarà ad uso abitativo.

Non una novità forse per i residenti della zona, che forse ignorano invece la specifica che prevede che oltre 10mila metri quadri vincolati siano dedicati alla realizzazione di housing sociale, e dunque edilizia residenziale pubblica.

All’uso non residenziale invece sarà destinato il restante 20%, che tradotto in spazio utile, sarà di poco meno di 9mila metri quadri tra uffici e spazi commerciali, per scarsi 2mila metri quadri.

Dopo anni di abbandono insomma, il futuro di una zona così strategica, saranno abitazioni a canone calmierato e, un parco cittadino.

Intanto il concorso, che come spiegano costituirà la base del successivo Piano Urbanistico attuativo per la trasformazione dell’Area, è stato pubblicato in queste ore con termine due mesi di tempo.

La selezione individuerà un progetto vincitore ed altre quattro proposte con premi per complessivi 80mila euro al netto dell’iva e degli oneri previdenziali.

Alla proposta vincitrice andranno 40mila euro e 10mila ciascuna per le altre quattro. Importi per cui non ci sarà da aspettarsi una pioggia di proposte.