Rino Gaetano, nella Capitale la prima mostra gratuita dedicata al cantautore

Nel rione Trastevere la mostra dedicata a Rino Gaetano: strumenti, musica live e abiti cult del cantautore, dagli esordi al Folkstudio fino alla giacca di Sanremo 

Foto di dominio pubblico

A Rino Gaetano cantautore e poeta del sociale, con il suo stile jazz-folk da menestrello cantastorie, dai toni gentili ma anche taglienti, la Capitale dedica una mostra della durata di circa tre mesi, al Museo di Roma in Trastevere.

Un’occasione per riscoprire il suo genio attraverso tanti materiali che ne descrivono la purtroppo breve carriera artistica, tra cui degli inediti messi a disposizione da sua sorella Anna.

Nel rione Trastevere la mostra dedicata a Rino Gaetano: strumenti, musica live e abiti cult del cantautore, dagli esordi al Folkstudio fino alla giacca di Sanremo

Nella Capitale che è stata il trampolino di lancio di Rino Gaetano si svolgerà la prima mostra dedicata interamente a lui, con taglio del nastro il prossimo 16 febbraio, fino al 28 aprile 2024.

Tranne il lunedì l’esposizione sarà aperta tutti i giorni da martedì a domenica dalle 10 alle 20, nel Museo di Roma in Trastevere, una scelta non casuale di questa sede in un Rione che ha rappresentato moltissimo per il cantautore crotonese, quando iniziò a frequentare il mitico Folkstudio, il locale cantina studio del pittore e musicista afroamericano Harold Bradley.

Rino Gaetano, nella Capitale la prima mostra gratuita dedicata al cantautore 1
Foto di dominio pubblico

Qui al numero civico 58 di via Garibaldi, avevano preso a riunirsi già dal 1960 artisti, pittori e musicisti. Un via vai di gente tale da aver costretto il proprietario a trasformarlo dapprima in circolo culturale e poi in un locale per ascoltare musica, per evitare problemi legati al disturbo della quiete pubblica.

Tra gli avventori “per caso”, all’epoca non ancora famosi, grandi della musica come Bob Dylan, Antonello Venditti, Francesco De Gregori, Mimmo Locasciulli, Sergio Caputo, Grazia Di Michele, Gianni Togni, Pippo Franco e Tony Santagata. Ma anche autori dall’impronta jazz come Gegè Munari, Jimmy Fontana, Tullio De Piscopo e Dario Rosciglione, per citarne solo qualcuno.

E qui entrò anche Rino Gaetano intorno al 1969, all’età di 19 anni, un exploit che lasciò interdetto, anche il pubblico di questo locale considerato tra i più trasgressivi dell’epoca, con quel suo stile cantautoriale considerato “Atipico, buffonesco e dissacrante, e non solo della politica e della società ma anche del pop, che lo aveva reso improponibile perfino al Folkstudio”.

La sua anarchia anche nella musica, a dispetto di questa critica, ha invece lasciato il segno nel tempo e attraverso le generazioni, tanto da ritrovarne le canzoni in ogni repertorio di musica leggera e pop, dalle serate di pianobar alle feste di piazza, in ogni angolo dello stivale.

Per questo, a 40 anni dalla sua scomparsa, oltre al concerto del 2 giugno in occasione del Rino Gaetano Day nel giorno della sua morte, avvenuta nel 1981 a soli 30 anni in un incidente automobilistico a Roma, a ricordare il cantautore penserà una lunga mostra a lui dedicata.

Rino Gaetano, nella Capitale la prima mostra gratuita dedicata al cantautore 2
Foto di dominio pubblico

Negli spazi del Museo di Roma in Trastevere ci saranno materiali inediti dell’artista tra foto, cimeli e oggetti, e gli immancabili strumenti musicali oltre ai vestiti di scena e cappelli caratteristici del cantautore, tra i suoi dischi e la musica con tanti pezzi unici messi a disposizione da sua sorella Anna Gaetano.

Tra le chicche segnala la nota, anche l’accappatoio di Festivalbar e la giacca in pelle di Sanremo, e nei corridoi del Museo le note delle sua performance live.

L’accesso alla mostra per tutti i cittadini e fan di Rino Gaetano, sarà possibile tramite la MIC Card.