Ostia, Carlotta Chiaraluce: “Il degrado avanza e il Lungomare ce lo puliamo da Noi”

Nuova iniziativa dimostrativa degli attivisti del Movimento “Noi” di fronte all’inerzia del Comune di Roma capitale e del X Municipio

Lungomare Paolo Toscanelli 211, in direzione del porto turistico del Lido. Lo scorso sabato mattina, 27 gennaio, alcuni attivisti del Movimento “Noi-Insieme X il municipio” si sono dati appuntamento per una nuova azione dimostrativa. Armati di ramazza e di pale hanno rimosso la sabbia che invadeva il marciapiedi e ostruiva il chiusino di una fontanella di acqua potabile creando fanghiglia e impedendo alle persone di utilizzarla.

Nuova iniziativa dimostrativa degli attivisti del Movimento “Noi” di fronte all’inerzia del Comune di Roma capitale e del X Municipio

E’ una delle tante situazioni di degrado in cui versa il litorale -dice Carlotta Chiaraluce coordinatrice del Movimento “Noi” insieme a Delio Andreoli- e non bastano certo i nostri pochi volontari a mettere un freno alla desolazione che assedia le spiagge di Ostia dove anche le aiuole ormai sono piene di sabbia riportata dal vento che le ha rese completamente secche privandole persino della presenza di un fiore, come del resto accade sui camminamenti che dalla zona di Ponente scendono giù a Levante. Per non parlare di quanto sta succedendo al pontile rimasto persino senza i sentieri di accesso riservati alle persone diversamente abili. Siamo preoccupati perché dopo tutte le promesse fatte in campagna elettorale -aggiunge Chiaraluce- non si vede neppure lo spiraglio di una svolta, mentre sull’amministrazione locale avanza addirittura il dubbio di un possibile commissariamento. E non alludo alle indagini in corso da parte della magistratura, perché le iniziative dei giudici non vanno in alcun modo strumentalizzate, ma della situazione di completa paralisi che attanaglia il Municipio”.

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La fontanella sul Lungomare Paolo Toscanelli completamente liberata dalla sabbia dagli attivisti del Movimento “Noi X municipio”

Una paralisi che affligge, in primo luogo, proprio la zona del lungomare che dovrebbe essere, invece, il biglietto da visita con cui accogliere i turisti e viaggiatori anche in virtù di ricadute importanti per le attività commerciali e ricettive presenti sul Lido.

Invece di manifestare interesse per il mare di Roma, pure il Campidoglio segna il passo e abbandona con noncuranza al suo destino il servizio di pulizia delle strade situate a due passi dalla battigia.

Il Comune ha, infatti, recentemente rinnovato il contratto di servizio con l’Azienda Municipalizzata dell’ambiente (Ama) includendo nei settori di sua competenza le banchine del lungotevere ma senza fare alcuna menzione di chi dovrà prendere in carico la gestione del lungomare.

Il Comune di Roma ha rescisso dal contatto di servizio con Ama la pulizia del Lungomare, destinato a un futuro di inesorabile abbandono

Ma se il lungomare non rientra tra le attività di pulizia di Ama -rimarca Chiaraluce- chi è che dovrà occuparsene? Soprattutto in previsione del fatto che tra non molte settimane ricomincerà la stagione balneare?”.

La risposta al momento è che non lo farà nessuno. O meglio a farlo dovranno essere le organizzazioni no profit capaci di mobilitare decine dei loro volontari, come è accaduto nella giornata di sabato scorso, su un tratto della spiaggia libera verde che fa parte di quelle urbane che ricadono nell’ambito di esclusiva competenza dell’amministrazione locale (leggi qui).

Noi immaginiamo un lungomare curato, pulito e accessibile -incalza l’esponente del Movimento Noi- e invece dobbiamo constatare tutto il contrario mentre sia a nord, sia a sud di Ostia i litorali di Fiumicino e quello di di Torvajanica, per quanto riguarda il comune di Pomezia, sono trattati con attenzione e rispetto. Per questo chiudiamo chiarezza da parte del presidente del X Municipio Falconi. Il Lido e i suoi cittadini hanno bisogno di un’amministrazione migliore”.

Un auspicio che aggiunge un nuovo tassello alle iniziative di sensibilizzazione promosse dal Movimento in un territorio dove la desolazione non conosce limiti (leggi qui).

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