Ladispoli, entra nell’hotel con il coltello. Prima minaccia la rapina poi si pente: “Fatemi arrestare”

Allarme rapina a Ladispoli: arrestato 50enne. Potrebbe aver inscenato il tutto per non passare la notte al freddo

Era partita come una serata all’insegna del terrore quella che lo scorso weekend ha visto un uomo entrare con un coltello all’interno dell’Hotel Miramare di Ladispoli, pronto a tentare una rapina.

Pochi minuti di allarme prima che accadesse l’incredibile, quando l’uomo dalle minacce con il coltello, è passato nel giro di un attimo all’autodenuncia, facendo emergere uno stato di bisogno di aiuto tale, da fargli chiedere al personale di chiamare le Forze dell’Ordine per passare una notte in cella.

Allarme rapina a Ladispoli: arrestato 50enne. Potrebbe aver inscenato il tutto per non passare la notte al freddo

Dopo aver attraversato Viale Trieste si è fermato davanti all’Hotel Miramare al civico 3, ed è entrato intenzionato a commettere una rapina, l’uomo che è stato raggiunto e arrestato la scorsa sera poco dopo le 20.30 dagli uomini della Polizia di Stato.

Dopo essersi introdotto nella struttura ricettiva, in un periodo tranquillo sul fronte della presenza turistica dopo l’assalto delle feste di Natale, aveva raggiunto il desk della reception, e guardando negli occhi il personale  dell’accoglienza, aveva dichiarato solo a voce le sue intenzioni criminali.

Poche parole prima di tirare fuori un coltello per rendere più credibile una rapina, che lui stesso però, avrebbe smontato in un attimo dichiarando: “Chiamate il 112 e fatemi arrestare”.

Una richiesta inaspettata che il personale ha ovviamente messo subito in atto, ma alla quale è seguito un gesto ancora più incredibile quando l’uomo ha aggiunto “Io esco ma non scappo. Li aspetto fuori”.

Quando i poliziotti che erano in zona impegnati in un altro arresto per detenzione e spaccio di stupefacenti, sono arrivati sul posto, è lì infatti che  hanno trovato il cinquantenne, che all’identificazione è risultato con svariati precedenti.

L’uomo tratto in arresto ha poi concluso la sua serata nel carcere di Civitavecchia, forse dove aveva proprio sperato di finire alla fina di questa breve vicenda, che potrebbe aver montato a regola nel bisogno di essere preso in custodia dalle Forze dell’Ordine.

Una storia di disagio che se fosse confermata deve far riflettere, anche se non sono ancora note le ragioni del suo repentino pentimento dopo la tentata rapina.

Non è da escludere – riferiscono alcuni testimoni – che lo abbia fatto per non passare la notte al freddo o per la paura di qualcuno che poteva avercela con lui”.