Ostia Antica, Commercialisti Cattolici a convegno tra lotta alla criminalità e recupero del territorio

La quinta Convention dell'Associazione Commercialisti Cattolici è un segno di attenzione per il litorale di Roma

La sostenibilità e la resilienza come approccio di sistema. Soprattutto contro il crimine organizzato e contro la presenza dei clan su un territorio dove lo spazio della legalità attende di conquistare nuovi spazi.

La quinta Convention dell’Associazione Commercialisti Cattolici è un segno di attenzione per il litorale di Roma

Sono questi alcuni dei temi che saranno al centro nella quinta Convention nazionale dell’Associazione dei commercialisti cattolici in programma domani, venerdì 17 maggio e sabato 18, presso il Salone Riario di piazza della Rocca 13 a Ostia Antica.

Il convegno è stato fortemente voluto dalla dottoressa Marcella Caradonna ai vertici dell’Odcec (Ordine dei commercialisti e degli esperti contabili di Milano) nella sua qualità di presidente dell’Associazione. Nell’intervento introduttivo Caradonna sottolineerà l’esigenza di mostrare sensibilità per la riqualificazione delle zone più colpite dai fenomeni criminali. Insieme a lei prenderanno parte ai lavori il vice presidente dottor Felice Ruscetta, professionisti del settore ma anche esponenti politici locali, come Mario Falconi alla guida del X Municipio e nazionali, come Maria Elena Boschi, presidente della Commissione Affari Costituzionali della Camera.

A enfatizzare il recupero di spazi sempre più ampi per il rispetto delle leggi è poi dedicata l’esibizione della fanfara della Polizia di Stato diretta da Massimiliano Profili, in programma domani alle 13.30.

Giovanna Palermo Di Meo che fa parte dell’associazione è anche amministratore e coadiutore nominato dall’Agenzia Nazionale per l’Amministrazione dei beni confiscati alla mafia (Ansbc) dello stabilimento Village, ex Faber beach di Ostia.

La struttura balneare, è stata definitivamente confiscata al clan Fasciani nel novembre del 2021 e restituita alla piena fruibilità degli abitanti del Lido e di tutti coloro che lo frequentano soprattutto d’estate.

Il caso del Village -sottolinea Palermo Di Meo- è un esempio significativo del fatto che il valore sociale attribuito al nuovo utilizzo di un bene in passato appartenuto alla criminalità organizzata è anche un segno forte di vittoria della legalità. Dal mese di maggio del 2021 ne sono diventata rappresentate legale e, in collaborazione con l’Autorità nazionale, lo stabilimento è stato riaperto ad aprile dello scorso anno”.

“Non è stato un percorso facile, ma il caso costituisce un esempio paradigmatico della situazione in cui gli immobili sequestrati ai clan possono incagliarsi durante l’iter di recupero. Ci siamo riusciti lo stesso e, soprattutto, rispettando tutte le norme che disciplinano le varie fasi. In molti casi il riutilizzo di queste proprietà può trovare ostacoli anche a causa della mancanza di requisiti di tipo urbanistico. Impasse che, tuttavia, non può costituire un pretesto per cercare compromessi o scorciatoie amministrative. E’ un altro dei messaggi che vogliamo lanciare durante i lavori”.

La sostenibilità economica di un territorio segnato dalla presenza di sodalizi criminali non è semplice e, rimarca Palermo Di Meo, da un lato non deve prestare il fianco alla volontà di dimenticare un passato e un presente che ne possono offuscare l’immagine e la bellezza ma, dall’altro deve fare da stimolo alla ricerca di modelli di gestione che favoriscano l’inclusione sociale.

A Di Meo spetta il compito di far quadrare i conti perché ciò che si incassa al netto dei costi di gestione deve andare allo Stato.

Il mare di Roma specchio di un nuovo modo di intendere la legalità

Ostia non è affatto soltanto criminalità, e occorre guardare avanti. Al Village -prosegue la commercialista- abbiamo lavorato tutti insieme anche perseguendo finalità coesione sociale. Sono stati firmati accordi con le principali associazioni di volontariato per dare spazio ad anziani, disabili, persone in difficoltà restituendo loro la possibilità di godere di un mare meraviglioso. Ma ospitiamo anche iniziative rivolte alle scuole per sensibilizzare i giovani sul tema della resilienza come è avvenuto lo scorso 10 maggio con la presenza di 300 ragazzi”.

Lo scorso anno lo stabilimento fu teatro di un singolarissimo incontro durante il quale i più piccoli ebbero l’occasione di giocare, rincorrendosi sulla spiaggia, con i cani in forza alle unità cinofile della Guardia di Finanza.

Tutti queste sono tessere di un unico mosaico -conclude Palermo Di Meo- un’opera di rilettura e superamento del passato, ma anche di voler ridare vita a un bene della collettività, permettendo a diversamente abili e normo dotati di godere degli stessi diritti. E’ anche questo uno dei concetti che vogliamo estendere alle decine di colleghi che prenderanno parte alla convention, dimostrando che l’attaccamento al territorio e l’approccio pratico alla soluzione di problemi complessi permette anche di valorizzarlo dal punto di vista economico”.

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