Potrebbe ottenere a breve il trasferimento la maestra della scuola di Ostia, malmenata dalla mamma di un alunno, una donna della famiglia Spada, perché avrebbe rimproverato il figlio mentre litigava o meglio aggrediva un compagno di classe. Il trasferimento però, non sarebbe direttamente collegato con l’accaduto, ma a una scelta privata dell’insegnante.
Per la maestra trasferimento in vista, ma su sua richiesta presentata prima dell’aggressione
La maestra, non di ruolo a Ostia, avrebbe chiesto il trasferimento poco più di un mese fa. Sulla sua domanda è attesa a breve la decisione dell’ufficio scolastico regionale. Dal prossimo anno scolastico quindi l’insegnante potrebbe prestare servizio un’altra scuola, lontana da Roma e da Ostia, pare fuori regione.
Dopo l’accaduto la docente è stata assente qualche giorno dalla scuola ma proprio ieri, a margine della visita del ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara nell’istituto, è emerso che la maestra dovrebbe rientrare presto in servizio.
“La maestra era ovviamente preoccupata: lei ha fatto il suo dovere e ha evitato che ci fosse una rissa in classe“, ha spiegato Valditara riportando la ricostruzione dell’insegnante secondo la quale ”un bambino in quel momento stava picchiando un altro bimbo e quindi li ha separati’‘. ”Ha fatto quello che un insegnante dovrebbe fare”‘.
Onorato stupìto
”La storia di Ostia è un fallimento dello Stato. Ammettiamolo, senza girarci troppo intorno”, ha scritto in un post l’assessore capitolino ai Grandi eventi Alessandro Onorato in merito al trasferimento della maestra. ”Non saranno le passerelle dei ministri a rendere questa ferita meno dolorosa.
Non basterà la propaganda delle destre – che della sicurezza hanno sempre fatto la loro bandiera – a farci sembrare meno assurdo l’epilogo che tutti noi stamattina abbiamo letto sui giornali. ”L’insegnante sarà trasferita in Abruzzo” ha titolato uno dei principali quotidiani della città”, ha aggiunto Onorato.
Una notizia, poi, però in qualche modo smentita. La docente, precaria a Ostia, avrebbe già chiesto l’assegnazione in un’altra sede, fuori regione, alcune settimane fa, prima dell’aggressione da parte di una mamma della famiglia Spada. Una scelta dettata da motivi privati. A giorni
