Ubriachi molestano una barista: cacciati dal bar rientrano per distruggerlo. Ferito il titolare

Pomeriggio da incubo in un bar alle porte di Roma: personale e titolare sotto scacco della furia distruttiva di due ubriachi

Foto non collegata ao fatti

E’ stato un pomeriggio da incubo quello passato ieri da una barista e dal titolare di un bar del Comune di Valmontone in provincia di Roma, la prima vittima di molestie, e il giovane imprenditore di un aggressione, dove sarebbe rimasto ferito dalla furia di due uomini, che sotto effetto di alcol gli hanno distrutto l’attività commerciale.

Pomeriggio da incubo in un bar alle porte di Roma: personale e titolare sotto scacco della furia distruttiva di due ubriachi

Sono entrati per consumare un caffè in un bar di Valmontone quando erano già in evidente stato di alterazione da alcol, i due uomini di 39 e 43 anni, originari di Roma e della provincia di Campobasso, che nel lasso di tempo di una mezz’ora avrebbero creato il panico all’interno dell’attività commerciale, gestita da un 24enne del posto.

Dopo aver preso di mira la barista con commenti e apprezzamenti pesanti sul suo aspetto, la giovane in difficoltà si sarebbe rivolta ad una collega per fronteggiare i due e invitarli a pagare quanto consumato ed uscire dall’esercizio, che per tutta risposta hanno dapprima aggredito le malcapitate e poi hanno preso a sfasciare l’esercizio, danneggiando quello che gli capitava sotto tiro.

Dalle vetrine agli arredi e fino alle macchine da gioco, in una manciata di minuti tutto sarebbe passato sotto la follia distruttiva degli aggressori, con danno calcolati per più di 15mila euro.

Una furia che il titolare 24enne avrebbe cercato di fermare in ogni modo, venendo anche lui aggredito con la necessità di cura al pronto soccorso dell’Ospedale di Colleferro per le ferite riportate alla testa.

E’ stata la barista in quel caos a riuscire ad allertare il 112 con l’intervento dei  Carabinieri della Stazione di Colleferro e di militari della Stazione di Artena, che al loro arrivo sono diventati a loro volta il bersaglio delle minacce dei due aggressori, prima di tentare di darsi alla fuga.

Bloccati dopo aver opposto resistenza per evitare di essere identificati, sono stati accompagnati in caserma e dopo essere stati ristretti agli arresti domiciliari sono stati scarcerati e dovranno rispondere di danneggiamento, lesioni personali, violenza e minacce a pubblico ufficiale in concorso.

Nel rispetto dei diritti degli indagati, questi sono da ritenersi presunti innocenti in considerazione dell’attuale fase del procedimento fino a sentenza irrevocabile.