Roma: “L’Ama non mi lascia altra scelta se non quella di delinquere”

Singolare rifiuto dell’Ama a ritirare a domicilio rifiuti ingombranti nella denuncia dell’opinionista Maurizio Contigiani

Riceviamo e volentieri pubblichiamo:

Siamo due anziani con una spiccata coscienza ecologica. Abbiamo l’impianto fotovoltaico con accumulo, selezioniamo i nostri rifiuti in forma maniacale, trattiamo i vassoi della pasticceria dividendo il cartone dal foglio di alluminio, togliamo il nastro dagli involucri delle spedizioni avendo cura di piegare il tutto prima di riporlo nei cassonetti di riferimento, laviamo la plastica quando è strettamente necessario, lasciamo messaggi di rimprovero quando osserviamo comportamenti riprovevoli da parte di condomini particolarmente incivili.

Singolare rifiuto dell’Ama a ritirare a domicilio rifiuti ingombranti nella denuncia dell’opinionista Maurizio Contigiani

Noi portiamo all’isola ecologica qualsiasi cosa, anche minuscola, che non rientri nei parametri della differenziata.

Paghiamo in due 372 euro di Tari nonostante la nostra “indifferenziata” sia ormai zero.

Venerdì 22 dicembre, alle ore 10,50, mi contatta la società AVR spa in seguito ad una mia richiesta AMA per lo smaltimento di nove pannelli di policarbonato spessi 4 mm larghi 60 cm e alti 380 cm che io non avrei potuto portare personalmente all’isola a causa della loro lunghezza non compatibile con la mia auto.

L’operatrice mi liquida affermando che quel tipo di prodotto non poteva essere preso in consegna e che la mia unica possibilità sarebbe stata quella di provvedere personalmente in discarica.

Le faccio presente che questo diniego mi avrebbe lasciato solo la strada dello smaltimento illegale e lei considera questa mia deduzione come se fosse una minaccia.

Una beffa che piove sulle nostre teste dopo essere stato condannato da questa grottesca amministrazione a percorrere 7 km in più per tornare a casa, qualora dovessi utilizzare via di Castelfusano, chiusa a tempo indeterminato per evitare responsabilità di eventuali crolli di pini morti per incuria di anni di malattia.

Adesso, dopo decenni di comportamento esemplare, mi rimane solo l’opzione illegale per tornare a casa, come ormai fanno tutti spostando le transenne sulla strada, oppure gettare la mia plastica vicino all’eternit lasciato all’angolo di casa mia, forse da qualcuno che, come me, non è riuscito a fare altrimenti.

Maurizio Contigiani