Chi erano le vittime del rogo dell’ospedale di Tivoli (VIDEO)

Tivoli, sono ore di dolore per le vittime del rogo al San Giovanni Evangelista: la macchina della sanità a lavoro per sistemare tutti i pazienti evacuati dall'ospedale 

Nella tragedia del rogo di Tivoli che la notte scorsa ha distrutto l’ospedale San Giovanni Evangelista, hanno perso la vita, asfissiati, tre anziani che si trovavano ricoverati nei reparti di medicina clinica e medicina d’urgenza. Da ore le indagini procedono con un indirizzo purtroppo sempre più probabile, e cioè quello dell’atto doloso, mentre le forze dell’ordine e i nuclei specializzati stanno tentando di ricostruire l’evoluzione di quell’inferno di fuoco.

Tivoli, sono ore di dolore per le vittime del rogo al San Giovanni Evangelista: la macchina della sanità a lavoro per sistemare tutti i pazienti evacuati dall’ospedale

Sono ore di dolore e di angoscia per la comunità di Tivoli e per le famiglie delle vittime del rogo che ha bruciato due piani dell’ospedale e resa irrespirabile l’aria negli altri.

Vittime con dei nomi e la speranza nel cuore di essere dimesse in queste feste di Natale per stare con le proprie famiglie. Sono invece decedute ieri, in quella trappola di fuoco e fumo, Pierina Di Giacomo e Romeo Sanna, entrambi di 86 anni e Guidonia e Giuseppina Virginia Facca, 84 anni, residente a Roma. 

Era deceduto mezzora prima del rogo invece il 76enne Emilio Timperi, di Tivoli. Anche la sua salma però è stata tirata fuori dopo le operazioni di spegnimeto.

Quel fuoco poi non ci ha messo molto ad avvolgere la struttura colpendo tutto e in primis i più fragili, i pazienti ricoverati e morti in una maniera inaccettabile e inattesa, in uno dei luoghi che da sempre viene considerato il più sicuro a cui affidare le persone care bisognose di cure: l’ospedale.

Sul posto da ore il governatore della Regione Lazio Francesco Rocca, non solo per rendersi parte attiva delle operazioni, in una fase complessa in cui serve ogni appoggio possibile anche per chi è scampato a quell’inferno e necessita di essere collocato in un’altra struttura, ma anche ringraziare uno ad uno tutti gli operatori coinvolti nelle attività di soccorso, medici e infermieri rimasti senza forza ne’ parole.

I trasferimenti e l’elenco degli ospedali interessati

Intanto tutte le strutture sanitarie si sono subito attivate per accogliere i pazienti trasferiti da Tivoli, in una situazione drammatica senza precedenti di questo tipo, ma che ha riportato i cittadini alla memoria recente del vasto incendio nei pressi dei resti della villa di Bruto.

Il trasferimento delle tante persone soccorse potrà dirsi completato anche grazie ad uno dei tanti ed enormi lavori svolti dai vigili del fuoco durante questa emergenza, e cioè quello di recuperare le cartelle cliniche dei pazienti dirottati perlopiù negli ospedali di Colleferro, Palombara e Palestrina.

Nella tarda serata di oggi, sabato 9 dicembre, il Comune di Roma Capitale ha reso noto l’elenco delle strutture pubbliche e private di cura situate all’interno della Regione Lazio dove sono stati dislocati 163 pazienti evacuati dall’ospedale di Tivoli. Altri 17 sono stati nel frattempo dimessi. Di seguito il dettaglio degli ospedali e delle cliniche interessati dai trasferimenti.

Ospedale Coniugi Bernardini di Palestrina: 32 pazienti

Parodi Delfino, Colleferro: 26 pazienti

SS Gonfalone, Monterotondo: 14 pazienti

Villa Dante: 5 pazienti

San Camillo de Lellis, Rieti: 1 pazienti

Santa Maria Goretti, Latina: 1 paziente

Icot Latina: 1 paziente

Grassi Ostia: 2 paziente

Sant’ Eugenio, Roma: 19 pazienti

Policlinico Umberto I: 12 pazienti

Sant’Andrea: 3 pazienti

Santo Spirito: 2 pazienti

San Camillo: 10 pazienti

San Giovanni: 3 pazienti

Policlinico Tor Vergata: 4 pazienti

Aurelia Hospital: 2 pazienti

Campus biomedico: 3 pazienti

Policlinico Casilino: 5 pazienti

Policlinico Gemelli: 5 pazienti

Cristo Re: 1 paziente

Villa Mafalda: 2 pazienti

Pertini: 8 pazienti

San Carlo: 2 pazienti

I numeri di emergenza per i parenti

I parenti dei pazienti evacuati e trasferiti la scorsa notte in seguito all’incendio divampato nell’ospedale di Tivoli possono contattare i seguenti numeri di emergenza per conoscere le condizioni dei propri familiari e ricevere informazioni: 3312698956, 3312698996, 3312698926, 3312698918.

La riorganizzazione del servizio sanitario a Tivoli

La Direzione Salute e Integrazione Sociosanitaria e l’unità di crisi di cui fa parte anche la Direzione Strategica della ASL Roma 5 hanno fornito una serie di indicazioni operative riguardanti l’attivazione di servizi alternativi alla chiusura dell’ospedale chiuso dopo l’incendio:

  • I soccorritori e il personale del servizio di emergenza Ares 118 trasporteranno le persone assistite negli Ospedali di Palestrina e Colleferro se si tratta di casi meno gravi, in caso contrario le ambulanze saranno centralizzate sul Policlinico Umberto I, sull’Ospedale San Giovanni dell’Addolorata e sull’Ospedale Pertini, tutti situati nella capitale;
  • Un Punto di Primo Intervento sarà predisposto nell’area di Tivoli per eventuali accessi autonomi. La struttura sarà dotata di attrezzatura per l’assistenza rianimatoria e la diagnostica di I livello con la presenza permanente di mezzi per il trasporto sanitario e l’assistenza di personale medico;
  • La chiusura del Punto Nascita di Tivoli comporterà l’attivazione della rete perinatale. Le gravidanze a rischio saranno centralizzate verso i PN di II livello di riferimento presso il Policlinico Umberto I e l’Ospedale Gemelli-Isola Tiberina e l’Ospedale San Giovanni dell’ Addolorata, che in caso di situazioni di sovraffollamento svolgerà il ruolo di Centro di supporto. Le gravidanze non a rischio saranno indirizzate distribuita presso i PN degli Ospedali dei Castelli, Pertini, Vannini e S. Spirito. Il Coordinamento di Rete di patologia predisporrà, inoltre, un protocollo condiviso tra le strutture coinvolte al fine di garantire la continuità assistenziale, la prossimità e la scelta della donna;
  • La chiusura del Centro di Cardiologia-Emodinamica-UTIC dell’Ospedale di Tivoli comporterà lo smistamento verso il Policlinico Umberto I dell’intera area di cura, e comprenderà anche gli Ospedali Coniugi Bernardini di Palestrina e Angelucci di Subiaco. In caso di situazioni di sovraffollamento presso il Policlinico Umberto I gli Ospedali San Giovanni Addolorata, Vannini e Pertini assumeranno il ruolo Centro di supporto;

La chiusura dei laboratori di analisi richiede l’individuazione di una struttura temporanea di supporto per assorbire il fabbisogno complessivo e esami diagnostici di II livello, per cui in relazione alle disponibilità presenti sul territorio l’ASL Roma 5 individuerà entro le prossime 24 ore un’apposito centro abilitato a offrire i relativi servizi e a comunicarne il nominativo alla Direzione Salute e Integrazione Sociosanitaria per le eventuali e necessarie autorizzazioni.

Misure di protezione civile e organizzazioni di volontariato

La Sala Operativa Regionale della protezione Civile da parte del Comune di Tivoli e di ARES 118 ha già provveduto ad attivare le Organizzazioni di Volontariato di Protezione Civile più vicine al luogo dell’evento, al momento sono entrati in servizio 22 enti e sono circa 70 gli operatori coinvolti con una dozzina di pulmini adibiti al trasferimento dei pazienti evacuati presso le strutture sanitarie pubbliche e privati dapprima elencate.

Sono state complessivamente messe in campo 22 Organizzazioni di Volontariato.

La Protezione Civile regionale ha inoltre messo a disposizione coperte e bottigliette d’acqua da distribuire alla popolazione.

Presso il centro dove sono stati assistiti i pazienti evacuati sono inoltre presenti 4 pullman messi a disposizione da COTRAL per eventuali necessità di trasporto delle persone ricoverate.

La Protezione Civile regionale ha, infine, predisposto una “zona cuscinetto”, tramite installazione di una tensostruttura di metri 6 x 12 dotata di tunnel di accesso, riservata ai familiari delle persone che accederanno alla Area di primo soccorso attrezzata all’interno della Palestra Maramotti e destinata a soddisfare le esigenze più immediate della popolazione temporaneamente priva dei servizi di Pronto Soccorso.

 

Chi erano le vittime del rogo dell’ospedale di Tivoli (VIDEO) 1
I mezzi di soccorso nell’evacuazione dell’Ospedale di Tivoli dopo il rogo – foto canaledieci.it

“E’ grande il dolore, immenso lo sconcerto – ha dichiarato Francesco Rocca -. Una tragedia che adesso ci porta a stringerci ai familiari delle vittime, ai quali rivolgo il mio sincero cordoglio a nome di tutta la Regione e all’intera comunità colpita”.

“Sono e rimarrò in costante contatto con i soccorritori e con i dirigenti sanitari per fornire tutto il supporto necessario, a partire dall’evacuazione delle centinaia di pazienti -ha aggiunto – Oggi è il giorno del dolore, ma da subito anche quello dell’accertamento delle cause, dal momento che l’intero ospedale è stato messo sotto sequestro”.

Sul terribile rogo del nosocomio di Tivoli, è stata avviata un’indagine, che in primis metterà sotto la lente di ingrandimento le condizioni di sicurezza dell’ospedale e dell’impianto anti incendio che pare non si sia attivato.

Su questo fronte la Regione Lazio ha già destinato risorse, centinaia di milioni, proprio per l’antincendio e l’antisismica, di cui 12 milioni per l’area di Tivoli, Palestrina, Colleferro e Subiaco.

Fondi che saranno totalmente da rivedere alla luce di questa tragedia per i pazienti di un’ampia porzione di territorio, che oltre ai lutti, si troverà a fare i conti anche con la mancanza di un ospedale.