Muore la manager del calcio Emanuela Perinetti: aveva 33 anni

Di professione marketing manager era figlia dell'ex direttore sportivo della Roma Giorgio Perinetti

La manager Emanuela Perinetti, scomparsa a 33 anni

Il mondo del calcio piange Emanuela Perinetti, marketing manager e figlia di Giorgio, ex direttore sportivo della Roma e del Napoli Giorgio, ora all’Avellino. Cresciuta a Roma, dove ha frequentato la Luiss Emanuela è morta in ospedale a Milano: un male inguaribile non le ha dato scampo. Aveva 33 anni.

Di professione marketing manager era figlia dell’ex direttore sportivo della Roma Giorgio Perinetti

Da qualche anno Emanuela Perinetti si era trasferita a Milano restando profondamente legata a Roma, città natale del padre che proprio nella Capitale ha mosso i primi passi della carriera.

Era il 1972 quando appena ventenne anni entrò a far parte dello staff dirigenziale della Roma, prima come responsabile del settore giovanile, poi come direttore sportivo fino alla fine degli anni Ottanta.

Ed è a Roma che Emanuela Perinetti ha studiato e si è laureata in “Innovation Management” alla Luiss, dove ha conseguito anche dei master.

Poi l’immersione nel mondo del lavoro, in particolare nel marketing e nella comunicazione del settore bancario, fino a specializzarsi nel mondo del calcio, seguendo la passione del papà.

Nel 2018 è stata inserita tra le 150 donne più influenti del digital italiano. Era stata general manager della Sport Business Unit di Sports Dots (Prodea Group) nonché co-founder di Cucu Sports e Stadeo, società che aveva collaborato con Romagiallorossa.it, e fondatrice di SmartMoney.

I funerali si terranno venerdì 1 dicembre alle ore 14.45 nella Basilica di Sant’Eustorgio, a Milano

Tra le fondatrici di SmartMoney

Il saluto di una collega, Martina Pennisi, racchiude i tanti dolorosi addii sui social.
Sono andata a ripescare le mail del passato, una vita lavorativa (e non solo) fa in quel cantiere-famiglia che era StartupItalia. Emanuela Perinetti, io e te, guidate da Riccardo Luna, avevamo di fatto fondato SmartMoney, insieme.

Senza di te non ci sei sarei mai riuscita. Eri appena tornata dalla Corea del Sud dove avevi studiato e toccato con mano quello che io stavo imparando e vedendo solo germogliare in Italia: il Fintech. Ora è roba da libri di storia dell’innovazione.

Le mail, dicevo: una domenica mi scrivesti che avevi da pochi giorni saputo della morte di tua mamma. Ti scusavi perché temevi che non saresti stata puntuale con le consegne degli articoli.

Nella stessa mail, poche righe dopo, però, ti contraddicevi, promettendo che martedì avresti ricominciato a lavorare, a fare le cose che ti davano gioia, perché anche tua mamma avrebbe voluto così. “Forse scriverò anche più di prima!!”, concludevi, con due punti esclamativi. Energia, argento vivo, voglia di vivere, di costruire, immaginare, divertirti.

Eri incontenibile, oltre il dolore…Oggi stento a crederci. Chi ti ferma, Manu. Con due punti esclamativi”.

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Emanuela Perinetti