Da Roma a Ostia, b&b in rivolta: cartelle pazze per la tassa di soggiorno

Cartelle pazze ai B&b. I titolari stanno organizzando una class action

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Da Roma a Ostia, b&b in rivolta per le cartelle pazze.Ogni giorno stiamo ricevendo una dozzina di telefonate allarmate da parte di strutture ricettive con sede a Roma, che ricevono cartelle esattoriali sbagliate sui mancati pagamenti delle tasse di soggiorno”, annuncia Johnny Malerba, presidente Anbba, Associazione nazionale bed & breakfast, affittacamere, case vacanza, locazioni turistiche.

Cartelle pazze ai B&b. I titolari stanno organizzando una class action

Per questo -annuncia – stiamo organizzando una class action, per rispondere sia al Campidoglio che all’Ufficio delle Entrate“.

Un problema che inspiegabilmente sembra riguardare soprattutto se non esclusivamente la Città Eterna.

“Non ci risultano notizie – assicura Malerba – da altre città con analogo problema”. Il presidente Anbba riferisce di errori macroscopici. “Ad esempio – ha riferito all’Adnkronos – a una persona che ha aperto da due anni due camere a Roma sono arrivati 12mila euro di multa. Neanche se avesse avuto il riempimento totale per tutti i giorni per due anni riuscirebbe a realizzare una cifra di questo genere“.

Al momento – spiega – stiamo consigliando di fare una certificazione in autotutela e stiamo raccogliendo tutti i nominativi di coloro che ci chiamano e nel caso la certificazione non sia valida ci muoveremo legalmente“.

“Riscontri errati”

La titolare di un b&b a Ostia punta il dito sui controlli, a suo parere, “fatti senza criterio”.

Alla donna è stato chiesto di regolarizzare 67 notti con relativo versamento della tassa di soggiorno. “Non so che dati abbiano incrociato dal Comune di Roma, ma sicuramente c’è stato qualche errore”, spiega.

Diversi proprietari di Bed & breakfast, affittacamere e altre strutture ricettive ritengono che Roma Capitale abbia effettuato un controllo incrociato – tra i dati della Questura sulle presenze degli ospiti che gli affittacamere sono tenuti a comunicare, quelli dell’Agenzia delle Entrate e quelli sulla tassa di soggiorno effettivamente pagata al Comune – che non tiene conto ne’ delle esenzioni previste per minori sotto i 10 anni, per residenti nel comune di Roma e per disabili, né degli ospiti che decidono di lasciare gli alloggi in anticipo.