Roma, banda del buco in azione: presi 3 rapinatori di mezza età

I tre banditi erano pronti ad assaltare la Posta dopo aver fatto un buco nella parete di un magazzino

Nelle notti precedenti avevano preparato il buco ed erano pronti ad entrare in azione. Qualcosa deve essere però andato storto perché nella prima mattinata di oggi tre rapinatori ultrasessantenni, al momento di fare irruzione, alle Poste di via Calpurnio Pisone, nel quartiere Don Bosco, hanno dovuto buttare guanti e taglierini e lasciarsi ammanettare.

I tre banditi erano pronti ad assaltare la Posta dopo aver fatto un buco nella parete di un magazzino

Per gli investigatori della Squadra Mobile e del Centro Operativo Sicurezza Cibernetica che li hanno colti sul fatto erano pronti i tre uomini erano pronti a fare irruzione nell’ufficio postale da un magazzino in disuso adiacente dove è stato trovato un grosso buco nella parete.

Al momento del blitz della Polizia i tre banditi avevano in una sacca caschi, bandane e guanti.

Ora la polizia sta accertando se gli stessi rapinatori possano aver messo a segno altri colpi.

L’ultimo, con rapinatori in fuga con un bottino di 170mila euro, risale a pochi giorni fa a Roma Nord nell’ufficio postale di via di Grottarossa. Una rapina da manuale con direttore e impiegati presi in ostaggio.

Il colpo sventato

Una volta fermati i tre sospettati gli investigatori hanno scoperto anche il foro nella parete scavato probabilmente nei giorni scorsi.

I tre rapinatori sarebbe passati proprio da lì per sorprendere alle spalle i dipendenti delle Poste e impedirgli ogni movimento.

A sorprendere i tre rapinatori gli agenti che pattugliavano la zona, in abiti civili, durante un mirato servizio. Li avevano notati aggirarsi con fare sospetto.

A quel punto li hanno bloccati e hanno trovato in una sacca che avevano al seguito caschi, guanti e un taglierino.

I banditi, tutti e tre italiani, sono stati tratti in arresto e durante le perquisizioni domiciliari sono stati rinvenuti oltre 15.000 euro in contanti e una pistola scacciacani. I provvedimenti sono ora al vaglio dell’Autorità Giudiziaria.

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