“Serve una sana follia”: la ricetta dell’oncologa Maria Rita Noviello per il benessere dei malati

Mettere un pizzico di follia nel modo di vedere le cose può avere importanti effetti terapeutici, dice la responsabile screening della Asl Roma 3

In attesa del debutto a teatro della giornata dedicata alla “Follia che cura“, in programma al Teatro del Lido di Ostia domenica 19 novembre, la dottoressa Maria Rita Noviello, oncologa e responsabile dell’unità di screening della Asl Roma 3, prova a spiegare perché perché la perdita dei freni inibitori può diventare un’arma potente anche contro le più gravi patologie.

Mettere un pizzico di follia nel modo di vedere le cose può avere importanti effetti terapeutici, dice la responsabile screening della Asl Roma 3

“Semel in anno licet insanire“, una volta all’anno è lecito impazzire, recitava il motto che gli organizzatori dell’iniziativa hanno preso in prestito dal latino per trasformarlo in “Totum annum licet insanire”, si può invece impazzire tutto l’anno, e adottarlo come claim della manifestazione perché, spiega la dottoressa Maria Rita Noviello,  “per l’equilibrio della nostra salute dovremmo imparare a lasciarci andare molto più spesso. A pazziare, giocare, come dicono i napoletani tutti i giorni per ricreare momenti di felicità capaci di donarci creatività e di farci sognare. Rincorrere istanti di sana follia -prosegue Noviello- è anche un modo per tenere lontano ciò che, invece, ci allontana dalla realtà trasformandosi in psicosi che ci fanno ammalare. Mi occupo di prevenzione primaria dei tumori, patologie che si possono prevenire con un’alimentazione sana, smettendo di fumare e di essere schiavi del tabagismo ma anche, ed è lo scopo della giornata in programma a Ostia, prendendoci cura della nostra psiche, aiutandola a librarsi e a donarci leggerezza. Per questo abbiamo pensato a un evento capace di celebrare la follia positiva lasciando fuori dal recinto tutti quei condizionamenti e meditando su quelle inibizioni razionali che ci portano sul piano inclinato delle negatività. Non c’era modo migliore per farlo se non -conclude l’oncologa- coinvolgendo degli specialisti ma soprattutto i malati e i loro parenti per un’iniziativa così particolare”.

Cercare il benessere psicofisico attraverso la recitazione dunque. E sarà un cast formato da pazienti dell’ospedale Fatebenefratelli di Roma a portare in scena “Un mondo di pazzi”, esilarante commedia sulle tante sfaccettature della mente umana, in programma domenica 19 novembre, tra le ore 10.00 e le ore 16.00, insieme a un ampio palinsesto di eventi presso il Teatro del Lido di via delle Sirene 22 a Ostia, con ingresso a offerta libera (leggi qui).

Pazienti che si trasformeranno in attori per una giornata particolare dedicata alla cura del benessere psicofisico

Usare il teatro per veicolare messaggi positivi e raccogliere fondi per la ricerca e le attività volte a favorire la prevenzione dei tumori. E’ questo lo scopo dell’iniziativa inedita dedicata alla “Follia che cura”, lanciata sul territorio dalla Asl Roma 3 insieme all’ospedale Fatebenefratelli e ad alcune associazioni di volontariato: l’Albero delle molte Vite, Tricostarc tricologia solidale onlus, Salute Donna e Salute Uomo, un’organizzazione che fa capo all’Istituto nazionale dei tumori di Milano ma è presente su tutto il territorio nazionale e La cura si fa Arte.

Follia che cura”, sarà un’intera giornata dedicata alla raccolta di offerte da destinare alla capacità taumaturgica di prendersi carico della propria salute nella sua interezza ma, soprattutto, all’arte sana del lasciarsi andare perdendo i propri freni inibitori per alimentare il benessere psicofisico. Un happening che prevede, oltre allo spettacolo teatrale realizzato grazie ai pazienti attori della compagnia “I Pazzi di San Pietro”, per la regia della psicoterapeuta Marilena De Sole e dell’aiuto Silvia Roberti, una tavola rotonda con interventi delle dottoresse Maria Rita Noviello, Paola Sbardellati, Noemi Romana Bernardi, e Marilena De Sole.

A seguire la proiezione del videoclip “Carpe Diem, la follia, ombre e luci il fluire della vita” a cura di Salute Donna e Salute Uomo con letture di Silvia Roberti e Leonardo Ceccarelli. In chiusura i suoni ritmici del bongo di Ashraf Said e di altri strumenti che accompagneranno balli e danze normalmente inseriti dei percorsi di musicoterapia.

Per informazioni e prenotazioni sull’evento si può contattare il numero 3384563609 o scrivere all’email lalberodellemoltevite@gmail.com.

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