Roma, con l’aumento degli incidenti rincari per tutti sul premio assicurazione auto: la denuncia

La Capitale sul podio scandaloso di città d'Italia con l'incremento maggiore del prezzo dell'assicurazione auto: dipende dall'aumento degli incidenti

Roma è la città con l'aumento maggiore del prezzo dell'assicurazione auto - foto free

L’importo da pagare per il rinnovo dell’assicurazione dell’auto può aumentare fino al 30% se si vive e guida a Roma, anche con una condotta perfetta e nessun incidente sulle spalle.

Sarebbe l’ennesima conseguenza negativa dell’aumento dei sinistri nella Capitale, stando alla testimonianza di alcuni cittadini, che nel richiedere il preventivo alla scadenza dell’anno agli addetti del settore, hanno ricevuto questa motivazione, per la maggiorazione spaventosa.

La Capitale sul podio scandaloso di città d’Italia con l’incremento maggiore del prezzo dell’assicurazione auto: dipende dall’aumento degli incidenti

C’è una brutta sorpresa per chi in questi giorni sta rinnovando l’assicurazione dell’auto a Roma, e cioè un aumento vertiginoso arrivato ad oltre il 30%, per motivazioni assolutamente indipendenti dalla prudenza al volante.

Alla base del rincaro, nell’incredulità dei clienti di diverse compagnie di assicurazione, ci sarebbe infatti l’aumento dei sinistri sulle strade romane, un dato certo purtroppo, di cui abbiamo dato notizia fino ad oggi, addirittura con due incidenti mortali avvenuti a distanza di poche ore.

A ricevere la batosta alcuni cittadini di cui manterremo l’anonimato, che non hanno esitato a raccontare alla nostra redazione le trattative avvenute con due distinte compagnie di assicurazioni.

All’arrivo del preventivo maggiorato rispetto all’assicurazione in scadenza, e la richiesta di spiegazioni sul rincaro, entrambi gli operatori telefonici avrebbero dato la stessa motivazione, e cioè l’aumento dei sinistri avvenuti nell’ultimo anno nella Capitale.

“Uno choc – ha dichiarato Mario (nome di fantasia) -, che mi ha fatto esternare un totale disappunto alla signorina del commerciale, abbastanza preparata su tante cose, ma che non ha saputo invece dettagliare su questo punto, tanto da farmi sospettare una speculazione”.

“Ma perché devo pagare io per pinco pallo per il quale l’assicurazione ha dovuto sborsare? – il commento di Paola -. Sono quasi 20 anni che non faccio un incidente, vado piano e guido con prudenza, e questa “novità” che spero non diventi una consuetudine, non la accetto”.

Se così fosse l’aumento arriverà per tutti dunque, e forse anche più pesante in proporzione per chi si trova in classe bassa.

L’aumento del prezzo dell’RCA annunciato in tutta Italia con un picco a Roma

Un aumento del prezzo dell’RCA in Italia era stato annunciato a settembre di quest’anno, con un incremento dei costi che avrebbe riguardato tutto il territorio nazionale, e che secondo l’ultimo rapporto pubblicato da IVASS, anticipava che nel secondo trimestre 2023, il premio medio RC auto sarebbe stato pari a 374 euro.

Un aumento del +5,9% su base annua in queste previsioni che non coincide con i casi denunciati a Roma. Ma attenzione: sempre secondo l’Istituto per la vigilanza sulla assicurazioni, quel dato percentuale può arrivare fino a oltre il 9%, o come il caso di Roma, registrare un picco superiore alla media del territorio italiano, ponendo la Capitale sul podio scandaloso di città d’Italia con l’aumento maggiore del prezzo dell’assicurazione auto.

Il motivo? Proprio quello dichiarato dai call center, e cioè la crescita della frequenza dei sinistri, che stando alle testimonianze avrebbe condizionato l’andamento del premio medio dell’RCA nella Capitale a livelli sfrenati.

L’altro aspetto scandaloso poi è il piano della nuova Ztl Fascia Verde ancora nebuloso che a meno di 15 giorni dall’attivazione dei varchi lascia ancora con il fiato sospeso i possessori di veicoli euro 4.

Non solo non vengo premiata per una guida impeccabile e prudente – aggiunge Paola – ma con un’auto euro 4 che devo usare per forza per arrivare a lavoro oltre il GRA, mi ritrovo con un aumento spropositato e con il rischio di pagare per un’auto che non uso, visto che ancora non sappiamo se possiamo circolare. Il tutto collegato all’assicurazione fa sorgere una domanda, perché pagare di più per un’auto ferma, che peraltro rischia meno di tutte di fare incidenti? Siamo ai limiti della truffa” – conclude.

“Le assicurazioni avrebbero dovuto concordare “qualcosa” con questa nuova ordinanza – conclude invece Mario -, ma se tanto mi da tanto, questo potrebbe essere anche un piano di rientro per qualcuno“.