Ponte Galeria, maresciallo salva in extremis una donna con la manovra di Heimlich

Donna salvata da un carabiniere durante la cerimonia di riconsegna di un defibrillatore rubato

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Fugge all'alt dei Carabinieri - foto di repertorio non collegata i fatti

Appena si è accorto che quel boccone di cibo proprio non voleva scendere giù e la donna iniziava ad avere il volto cianotico l’ha afferrata con entrambi gli avambracci e ha premuto in modo ritmico sul plesso solare per consentirle di respirare di nuovo. Un maresciallo dei carabinieri che era presente all’interno di un centro Anziani della frazione di Piana del Sole, nei pressi di Ponte Galeria, ha salvato in extremis un’anziana signora che rischiava il soffocamento. Tutto è avvenuto in modo casuale perché i militari dell’Arma erano presenti all’interno della struttura per tutt’altra ragione

Donna salvata da un carabiniere durante la cerimonia di riconsegna di un defibrillatore rubato

Si trattava, infatti, di una sorta di cerimonia per la riconsegna di un defibrillatore che era stato sottratto furtivamente allo stesso Centro Anziani ed era stato ritrovato, insieme ad altri oggetti, nell’ambito di un’operazione di contrasto al reato di ricettazione. I carabinieri avevano così deciso di riportare ai legittimi proprietari un’apparecchiatura salvavita di particolare importanza per persone che hanno una certa età (leggi qui).

La riconsegna dell’apparecchio era stata organizzata per la giornata di sabato scorso, 14 ottobre.  Mentre era in corso la restituzione dell’oggetto una signora presente tra il pubblico ha accusato, improvvisamente un malore che avrebbe potuto essere scambiato per un problema cardio circolatorio. Ma la scena non è sfuggita a uno dei militari presenti che si è accorto del fatto che la donna, in realtà, stesse disperatamente cercando di respirare perché qualcosa le stava ostruendo le vie aeree.

Il maresciallo ha reagito con prontezza e le ha prontamente praticato la manovra di “Heimlich” che consente, se eseguita in modo tempestivo e corretto, di far espellere dalla laringe il corpo estraneo  di una persona in fase di soffocamento evitando conseguenze drammatiche o anche più semplicemente danni cerebrali irreversibili dovuti all’anossia.

Passato lo spavento sono stati allertati i sanitari del 118 che, intervenuti sul posto hanno potuto accertare che la donna non avesse necessità di ulteriori trattamenti essendo di nuovo in buone condizioni di salute.

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