Roma, minacce di morte per Marco Doria l’ex delegato all’Ambiente del VI Municipio

L’ennesimo atto intimidatorio ricevuto per posta non fermerà le battaglie che Marco Doria ha continuato a combattere in difesa del territorio capitolino

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Un “santino” con la sua foto, inviato per minacciarlo di morte. Ancora intimidazioni per Marco Doria, ex delegato all’Ambiente e ai Rifiuti del VI Municipio di Roma, che nella mattinata del 6 ottobre ha ricevuto, nella sede dell’Università Santa Rita, presso l’ufficio di segreteria, l’ennesimo atto teso a scoraggiare l’attività svolta successivamente alle sue dimissioni.

L’ennesimo atto intimidatorio ricevuto per posta non fermerà le battaglie che Marco Doria ha continuato a combattere in difesa del territorio capitolino

Doria, infatti, dopo essersi dimesso dall’incarico che gli era stato conferito dal Presidente del Municipio, Nicola Franco, ha continuato a occuparsi di ambiente e rifiuti in maniera autonoma, scandagliando il territorio capitolino in maniera capillare e arrivando a scoprire, in meno di un anno, 51 discariche a cielo aperto, di cui alcune poste sotto sequestro. Ma non solo. Ha fatto elevare dalla Polizia locale di Roma Capitale multe per oltre 100.000 euro e denunciato all’autorità giudiziaria 12 persone, oltre a trovare ben 96 automobili, 204 motocicli e 2 camper rubati. Tutto questo gli ha provocato nemici, tanto da subire diversi attentati. Bombe carta, proiettili recapitati in ufficio, minacce di vario tipo, fino a uccidere il suo cane con dei wurstel contenenti dei chiodi. Ma lui non si è mai arreso.

L’ultimo avvertimento

Non mi arrenderò neanche stavolta”, commenta Doria, che questa mattina ha presentato la denuncia dell’accaduto presso gli Uffici del Commissariato di P.S. Borgo. Stavolta la minaccia è arrivata sotto forma di lettera, con il lembo socchiuso. A prenderla un collaboratore di Doria che, ritenendola sospetta, lo ha immediatamente avvisato. “Gli ho detto di non il maneggiare il plico, e ho avvertito dell’accaduto subito il dirigente del Reparto gli Scorte. Una volta accertata l’inoffensività della missiva, mi sono recato in via Vulpiano, dove contestualmente è arrivato anche il personale della D.I.G.O.S. per effettuare i rilievi. Nel plico era contenuta una fotografia che mi ritraeva durante un evento al quale ho partecipato circa dieci giorni fa a Palazzo Chigi, immagine che avevo pubblicato sui social”.

Doria non ha sospetti su qualcuno in particolare, ma di sicuro dà fastidio. Soprattutto in questo periodo, in cui nel VI Municipio l’aria non è delle migliori. E proprio oggi Marco Doria è stato nominato membro della Commissione Speciale Anticamorra e beni confiscati. Ma a Napoli, non a Roma. “È comunque un ruolo importantissimo, che serve anche per quel che riguarda la Capitale, viste le numerose connessioni”, spiega Doria. Che non si lascia spaventare. Anzi. “Vado avanti a testa alta. Non saranno le minacce a fermarmi”.