Pigneto, lite a colpi di cocci di vetro: due feriti

Due stranieri si affrontano a colpi di cocci di bottiglia: un ferito in codice rosso, l'altro in stato di fermo. Residenti esasperati dal degrado

Prima il diverbio, poi la furiosa lite a colpi di bottiglia, finita con due feriti, di cui uno più grave, ricoverato in codice rosso. Scene di ordinaria follia la notte scorsa, tra lunedì 9 e martedì 10 ottobre, al Pigneto, a Roma, dove due giovani senegalesi si sono affrontati nell’isola pedonale del quartiere.

Due stranieri si affrontano a colpi di cocci di bottiglia: un ferito in codice rosso, l’altro in stato di fermo. Residenti esasperati dal degrado

La discussione tra i due stranieri, il primo di 29 anni, il secondo di 37, è iniziata per motivi non definiti qualche minuto prima della mezzanotte. Ma dalle parole ai fatti è bastato poco. 

Gravi ferite al volto

La lite, infatti, è rapidamente degenerata. In via del Pigneto il 37enne ha aggredito il connazionale con qualcosa, presumibilmente una bottiglia rotta, ferendolo gravemente in varie parti del corpo e sul volto. A sua volta il 29enne ha colpito l’avversario, usando sempre un’arma da taglio, probabilmente un’altra bottiglia, ferendolo in modo superficiale.

Le urla dei due hanno attirato le attenzioni dei residenti, che hanno chiamato il NUE 122. Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 con due ambulanze e una pattuglia della polizia di Stato del commissariato di Porta Maggiore. Il 29enne è stato trasportato in codice rosso al pronto soccorso dell’ospedale Umberto I, mentre il 37enne, che si era dileguato dopo l’aggressione, è stato rintracciato dagli agenti poco distante. I poliziotti lo hanno sottoposto in stato di fermo: la sua posizione al momento è al vaglio. Si cerca infatti di ricostruire cosa sia accaduto, se si tratti di un’aggressione premeditata o di una lite poi degenerata.

Movida molesta, residenti esasperati

Questo è solo l’ultimo di una lunga serie di episodi che si verificano nel quartiere”, commenta un residente. “Non ne possiamo più. Tra spaccio di droga, furti, scippi e risse questa zona è diventata invivibile. Per le strade e nel parco c’è il degrado più assoluto. Noi residenti ‘perbene’ cerchiamo di aiutarci l’un l’altro attraverso segnalazioni, per evitare di essere derubati o aggrediti, ma tutto questo è assurdo. Siamo ‘ostaggi’ di queste persone: dobbiamo aver paura di uscire dopo una certa ora, di camminare da soli, di dimenticare una finestra aperta. Perché le conseguenze sono fatti di cronaca”.