Roma, corteo in Centro per i venerdì per il clima: il percorso (VIDEO)

Il percorso prevede il transito dei manifestanti Fridays For Future in questa zone della Capitale

Si torna in corteo per i Fridays For Future, i venerdì per il clima. Una manifestazione per la quale è prevista la presenza di circa 5mila persone, tra le 9 e le 13 di oggi venerdì 6 ottobre, e che si snoderà da piazza della Repubblica fino a piazza di Porta San Giovanni.

Ventisei le linee di bus che sono state deviate su percorsi alternativi, chiuse alcune postazioni per i taxi. Vediamo nel dettaglio cosa prevedono le modifiche alla viabilità e le ragioni che hanno portato i manifestanti in piazza oggi.

Il corteo prevede il transito dei manifestanti Fridays For Future in questa zone della Capitale

Il percorso prevede il passaggio su via delle Terme di Diocleziano, via Amendola, via Cavour, piazza dell’Esquilino, via Liberiana, piazza di Santa Maria Maggiore, via Merulana, via dello Statuto, piazza Vittorio Emanuele II e via Emanuele Filiberto.

Per il transito del corteo sono state chiuse le postazioni dei taxi in piazza della Repubblica, via Liberiana e piazza di Porta San Giovanni.

Per quanto riguarda, invece, i mezzi pubblici, Atac ha disposto la deviazione o limitazione delle seguenti linee: 3NAV, 5, 14, 16, 40, 50, 51, 60, 64, 66, 70, 71, 75, 81, 82, 85, 87, 105, 170, 360, 590, 649, 714, 792, 910, H con possibilità di deviazione anche per le linee 218 e 665 nella zona di San Giovanni.

Per le stazioni della metro, infine, le indicazioni sulle possibili chiusure temporanee arriveranno dalla Questura, che le renderà off limits solo in caso di necessità.

Le motivazioni

Le motivazioni del corteo di oggi sono contenute nelle parole dei Friday For Future Italia.

Con la settimana più calda della storia – spiegano – non possiamo che sentire fortissima la necessità di costruire una nuova mobilitazione nazionale per la giustizia climatica. Tra alluvioni, siccità e caldo torrido in Italia ogni anno migliaia di persone perdono la vita. Nonostante questo nessun provvedimento politico sembra andare nella direzione giusta. Ecco perché aderiamo alla giornata mondiale di azione per il clima di venerdì 15 settembre e chiamiamo invece una giornata nazionale di azione per venerdì 6 ottobre”.