Roma, Ultima generazione torna in strada: urla e spintoni all’ora di punta

Nuovo blocco degli attivisti di Ultima Generazione: il traffico in tilt

Gli attivisti green tornano a bloccare le strade, mandando su tutte le furie gli automobilisti. Nuovo blocco nella mattinata di oggi, venerdì 29 settembre, a Roma.

Nuovo blocco degli attivisti di Ultima Generazione: il traffico in tilt

Hanno bloccato via Appia, all’altezza di Largo dei Colli Albani, sedendosi in strada e mandando in tilt il traffico già congestionato dell’ora di punta.

Ad agire, questa mattina verso le 8.30 di oggi, 29 settembre, gli attivisti del clima di Ultima Generazione. I manifestanti si sono seduti a terra e, srotolando uno striscione, hanno impedito agli automobilisti di passare. Immediatamente si sono scatenate le proteste di chi doveva andare al lavoro o a scuola e sul posto sono intervenuti i carabinieri.

Questa mattina Giordano, Filippo, Samuele, Beatrice e Simone hanno bloccato Largo dei Colli Albani perché non vogliono che lo stato continui a investire i soldi delle nostre tasse sul fossile, ma che finanzi invece il ‘Fondo riparazione’ per i danni della crisi climatica”, hanno dichiarato i manifestanti di Ultima Generazione.

Momenti di tensione in strada

La manifestazione non è stata priva di moventi di tensione. All’arrivo delle forze dell’ordine, che hanno invitato i manifestanti ad alzarsi e a liberare la sede stradale, gli attivisti non si sono mossi, costringendo i carabinieri a trascinarli di peso.

I manifestanti sono poi stati identificati dai militari e spostati a bordo strada, in attesa di essere trasferiti in caserma per le formalità necessarie per l’identificazione e la conseguente denuncia.

Arrivare con qualche minuto di ritardo non è nulla in confronto alla catastrofe climatica. Perdere la casa, la possibilità di mangiare, la vita delle persone che amiamo… Non possiamo rimanere indifferenti alla possibilità che questo accada”, si sono giustificati i manifestanti, a cui è stato sequestrato lo striscione con la scritta ‘Fondo riparazione’.

Ma l’invito degli attivisti è anche un altro, oltre a quello di unirsi a loro: “Ora prendi un secchio di vernice, esci di casa e lanciano contro la sede Eni più vicino a te. Hai visto che si può fare”, scrivono nelle loro storie Instagram, mostrando la vetrina di un negozio vandalizzata dalla scritta ‘Ultima Generazione’”.

Intanto per gli attivisti di Ultima Generazione si va verso una serie di processi. Le prime chiusure di indagini nella procura di Roma. (Maria Corrao)

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Il blocco di oggi organizzato da Ultima Generazione