Fiera di Roma, due padiglioni sprofondano nel terreno ma la Procura archivia l’inchiesta

All'archiviazione  si oppongono i concorrenti dell’Hotel Ergife che di verificare se la Fiera di Roma abbia rispettato i requisiti di sicurezza richiesti

Due padiglioni della faraonica struttura che ospita la nuova Fiera di Roma, inaugurata nel 2006 dal Comune di Roma Capitale a conclusione di un intervento costato alle casse del Campidoglio 400 milioni di euro, sarebbero sprofondati di circa trenta quaranta centimetri all’interno del vasto terreno pianeggiante situato in viale Alexandre Gustave Eiffel, a ridosso dell’autostrada Roma Fiumicino.

All’archiviazione  si oppongono i concorrenti dell’Hotel Ergife che di verificare se la Fiera di Roma abbia rispettato i requisiti di sicurezza richiesti

E’ quanto emerge da un’inchiesta avviata dalla Procura di Roma a seguito di una denuncia a suo tempo presentata dall’hotel Ergife che contende al Polo fieristico capitolino l’organizzazione di eventi, manifestazioni ma anche mega concorsi pubblici banditi dalla pubblica amministrazione.

Il tema del contendere riguarderebbe, come riportato dal quotidiano La Repubblica, le presunte irregolarità commesse dal management della Fiera di Roma, per ottenere, a dispetto degli spostamenti registrati nei padiglioni numero 13 e 14 a causa di fenomeni di subsidenza del terreno, il rilascio delle autorizzazioni e dei nulla osta necessari per poter avere l’agibilità e quindi la disponibilità delle stesse strutture. Nell’opposizione agli atti presentata dai ricorrenti si chiede, infatti, di approfondire con quali modalità la Fiera abbia ottenuto i nulla osta e soprattutto se l’iter amministrativo previsto in materia di sicurezza degli edifici sia stato seguito in modo puntuale, anche perché una parte delle autorizzazioni non può prescindere dal via libera dei vigili del fuoco.

Dalle intercettazioni allegate agli atti della Procura della Repubblica di Roma sembrerebbe infatti che l’abbassamento dei due padiglioni interessati dalla subsidenza sarebbe ancora in atto per circa un centimetro ogni anno e che vi sarebbero altri due edifici con problemi simili.

L’ipotesi dei ricorrenti dell’Ergife è che la Fiera, per non perdere gli incassi collegati all’affitto degli immensi locali che ospitano stand, oggetti da esposizione o centinaia di sedie e tavolini in occasione dei concorsi pubblici abbia commesso delle irregolarità. Il che sarebbe equivalente ad aver esposto a potenziali pericoli strutturali tutte le persone che nel corso del tempo sono entrate all’interno di quelli che assomigliano piuttosto a degli immensi hangar. La Fiera di Roma, in replica a quanto chiesto dal quotidiano, ha precisato che per lo svolgimento dei concorsi non sono previste verifiche da parte dei vigili del fuoco e che i padiglioni 11. 12, 13 e 14 sono stati messi in vendita.