Roma, arrestato netturbino 59enne per episodi di violenza sessuale e diffusione di video “hard”

Un netturbino di 59 anni è stato arrestato dopo lunghe indagini per violenze sessuali e diffusione di video a luci rosse ai danni di diverse donne

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Dopo lunghe indagini, la polizia di stato di Roma e di Viterbo ha arrestato nella Città Eterna un netturbino 59enne che è ora gravemente indiziato dei reati di violenza sessuale e diffusione illecita di video “hard“, con le condotte illecite commesse in varie occasioni tra la Capitale e località del viterbese.

Un netturbino di 59 anni è stato arrestato dopo lunghe indagini per violenze sessuali e diffusione di video a luci rosse ai danni di diverse donne

In particolare le indagini hanno portato in questi giorni a far arrestare a Roma l’operatore ecologico in merito ad episodi iniziati nel 2022 tra Riano e Mazzano Romano, paesi nell’hinterland capitolino, e Capranica (Viterbo), e che si sono conclusi a gennaio di quest’anno, a danno di tre donne diverse.

Decisiva in questo caso per la riuscita delle indagini è stata la testimonianza di una donna in particolare che è stata raccolta qualche mesi fa  dalla polizia di Stato, con la vittima di uno degli episodi di violenza carnale che si è presentata spontaneamente per denunciare l’accaduto all’ospedale Villa San Pietro.

Individuato il sospettato, il 59enne netturbino è stato trovato in possesso di un farmaco narcotizzante e ipnotico e altre prove sono state scoperte analizzando il suo smartphone, con la Procura di Tivoli che ha inviato il fascicolo a quella di Viterbo, completando l’arresto a Roma.

Trovato nei giorni scorsi nel quartiere Casilino, a est di Roma, l’indagato è stato prelevato anche un campione di Dna del netturbino, per completare le indagini e incrociare i vari elementi a disposizione delle forze dell’ordine con altri episodi tuttora al vaglio della polizia, mentre l’uomo è stato portato nel carcere romano di Regina Coeli e messo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Come sempre in questi casi vale per tutti gli indagati la presunzione di innocenza, e ricordiamo ai nostri lettori che, trovandoci nella fase delle indagini preliminari, le prove eventualmente si formeranno nel corso dei vari processi, fino all’emissione di una definitiva sentenza irrevocabile di condanna.