Se ne è andato con gentilezza e serenità, così come aveva vissuto durante la sua lunga carriera politica al fianco di personalità di spicco del Partito Comunista Italiano a partire da Ugo Vetere e Giancarlo Bozzetto di cui fu fidato consigliere e collaboratore. Walter Fanti è scomparso a 89 anni, ne avrebbe compiuti 90 il prossimo 28 febbraio, ma già da tempo viveva nella sua casa dell’Infernetto, insieme alle due figlie e alla moglie dispensando il sorriso e la comprensione che sono stati anche i tratti più significativi della sua vita pubblica.
Walter Fanti lascia un ricordo indelebile nella storia politica della Capitale ma anche di Ostia e Fiumicino
“Papà è rimasto lucido sino alla fine si è addormentato con il sorriso sulle labbra per donarci anche quest’ultimo positivo messaggio -dice la figlia Cinzia- aveva combattuto tante battaglie e l’ultima l’aveva vinta tredici anni fa sconfiggendo la sindrome di Guillain Barré che però lo aveva reso invalido al cento per cento costringendolo a lasciare il suo lavoro. Ma continuava a leggere, a tenersi informato occupandosi di politica in maniera diversa”.
La battaglia contro una forma di neuropatia progressiva non gli ha permesso di ritornare in campo ma di certo Walter Fanti, che per tanti anni ha vissuto a Ostia Antica, non aveva nulla di cui rammaricarsi nelle tantissime occasioni in cui era stato in prima linea per raggiungere gli obiettivi che riteneva utili nell’interesse della sua parte politica, ma soprattutto della collettività. Sia quando era stato Capo di Gabinetto di Ugo Vetere, sindaco di Roma dal 1981 al 1985, scomparso nel 2010 a 89 anni, sia quando si era ritrovato nel ruolo di vicesindaco e di assessore al fianco di Giancarlo Bozzetto primo cittadino del comune di Fiumicino dal 1994 al 2003 e deceduto all’età di 73 anni nel mese di agosto del 2010.
Nessun rimpianto perché Walter Fanti prendeva a cuore le promesse fatte e non lesinava energie se si trattava di occuparsi di questioni per le quali riteneva giusto impegnarsi fino in fondo, come quando ricevette il Comitato cittadino guidato da Duilio Lodovichetti e da Nilo Iosa che gli chiesero aiuto per evitare la demolizione del Pontile di Ostia perché pericolante.
Grazie ai suoi buoni uffici l’allora sindaco di Roma, Ugo Vetere, ebbe modo di rivedere la decisione nonostante l’assessore Meta avesse già dato in appalto l’incarico per procedere allo smantellamento dell’infrastruttura per circa 280 milioni di lire. Si può senza retorica affermare che se il Lido ha conservato il simbolo forse più significativo del suo assetto architettonico lo deve proprio a Walter Fanti.
I ricordi di una famiglia unita e i tanti messaggi di cordoglio e di condoglianze per la scomparsa di Walter Fanti
“E’venuto a mancare il pilastro della nostra stessa vita -aggiunge la figlia Cinzia- sempre presente e sempre pronto a dispensare consigli disinteressati che venivano dal suo cuore e dalla sua grandissima esperienza umana, lo dico senza falsa modestia è stato un padre e un marito meraviglioso, un punto di riferimento fondamentale, come testimoniano i tantissimi messaggi di cordoglio e di condoglianze che stiamo ricevendo in queste ore”.
Domani, lunedì 18 settembre, dalle ore 10.00 alle ore 12.00 il feretro di Walter Fanti sarà visitabile nella camera ardente dell’ospedale San Giovanni e poi sarà direttamente trasferito al cimitero di Prima Porta dove sarà cremato secondo le sue volontà.