Roma, hacker chiedono 1 milione di euro per sbloccare siti comune: a rischio 80 milioni di dati

Roma, hacker vogliono "riscatto" da 1 milione di euro per sbloccare siti comune: a rischio 80 milioni di dati

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I pirati informatici hanno chiesto un riscatto colossale, vicino a 1 milione di euro, per restituire la grande mole di dati – circa 80milioni di informazioni secretate e sensibili – che hanno sequestrato e bloccato con una chiave d’accesso cifrata che solo loro possono sbloccare, mandando in tilt il sistema informatico del sito di Zetema, controllata del Comune di Roma.

Il grave assalto informatico a siti del comune di Roma ora vede gli hacker, non ancora ben identificati, richiedere un riscatto da circa 1 milione di euro per sbloccare i sistemi

Zetema, operante nel settore della cultura per quanto riguarda eventi e mostre del comune capitolino, con particolare interesse alla promozione di tutto quel che riguarda l’immenso patrimonio romano dei beni culturali, era stata colpita pochi giorni fa in un duro attacco informatico che ha danneggiato vari siti del comune.

Ad oggi, 14 settembre, si sa la cifra altissima del riscatto utile a sbloccare il sistema informatico di Zètema ma non chi esattamente abbia rivendicato l’attacco attuato tramite tecnica ransomware e per questo la Polizia Postale sta procedendo nelle indagini e per aumentare la sicurezza informatica, nel frattempo il sito in questione è tuttora inutilizzabile e irraggiungibile dagli utenti.

Il blocco informatico in questione è iniziato questo lunedì, 11 settembre e ha messo fuori uso ha colpito i siti culturali di Roma Capitale: in particolare non sono stati raggiungibili App e servizi collegati ai settore del turismo come Zetema, i Musei Civici, la Sovrintendenza e il Romapass.

Colpito tra gli altri anche il sito della Casina Raffaello, per un assalto informatico grave che inizialmente era stato derubricato a semplice guasto, cosa che invece assolutamente non era, con attualmente 80milioni di dati sensibili tra identità degli utenti e altro, attualmente in pericolo, codici di carte bancarie, dati e contratti del personale, stagisti e quant’altro, che potrebbero essere messi alla mercè del pubblico o distrutti definitivamente.

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