Roma: quando la caccia diventa estremamente pericolosa e crea grande fastidio in un quartiere. Questa la sintesi di quanto accaduto nei giorni scorsi in un quartiere della Capitale, con spari in serie a terrorizzare il vicinato.
Panico per i cittadini di un centro abitato alle porte della Capitale, con i cacciatori che, senza ritegno, sparano agli animali nonostante ci si trovi a breve distanza dal centro abitato
In questo caso particolare ci troviamo a Santa Lucia di Fonte, nei pressi di Fonte Nuova, alle porte della Città Eterna, dove in un parco i cacciatori stanno dando fondo alle loro cartucce, superando però il limite e, con qualche “proiettile impazzito”, avrebbero potuto anche uccidere qualche essere umano, dato che non ci si trova in una zona di caccia protetta ma nelle vicinanze di un centro abitato da cittadini.
Da tempo i residenti protestano per questo uso folle e indiscriminato delle armi da caccia in quest’area verde, ma nulla per ora viene ascoltato, e a settembre anzi, ci si trova nel mese chiave per tanti cacciatori e in barba ai divieti, anche quando ci sono, si spara senza soluzione di continuità alla ricerca delle prede animali.
Da Santa Lucia di Fonte, poi, i cacciatori sono andati via, e i cittadini restano con un senso di paura e sgomento senza pari, temendo che prima o poi, senza regole e limiti certi, ci scappi il morto e il rumore delle pallottole si sente forte e chiaro, fin nelle case, simulando uno scenario di guerra eccessivamente “reale”.
Grande polemica, nei giorni scorsi, in particolare, ha suscitato in Abruzzo l’uccisione di una “mamma orsa” che era il simbolo del locale parco naturale, per mano di un uomo che l’ha uccisa a colpi d’arma da fuoco, senza un motivo valido, con i suoi cuccioli che, nel panico, si sono divisi, scomparendo nelle aree circostanti.
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