Omicidio dell’infermiera, il presunto killer Adil Harrati fa scena muta all’interrogatorio

Il marocchino accusato dell'omicidio sceglie la facoltà di non rispondere. I funerali di Rossella Nappini al San Filippo Neri

Adil Harrati e la vittima Rossella Nappini

Nessuna ammissione davanti al giudice. Anzi nessuna parola. Adil Harrati, il 45enne di origini marocchine accusato dell’omicidio dell’infermiera Rossella Nappini, 52 anni, uccisa a coltellate lunedì nell’androne della sua abitazione, al Trionfale, oggi durante l’interrogatorio di garanzia, si è avvalso della facoltà di non rispondere.

Il marocchino accusato dell’omicidio sceglie la facoltà di non rispondere. I funerali di Rossella Nappini al San Filippo Neri

Nei confronti dell’indagato la Procura capitolina contesta l’omicidio con l’aggravante della premeditazione. Il giudice per le indagini preliminari si è riservato di decidere sulla richiesta del pm.

Le prove finora raccolte, oltre alle testimonianze di alcuni residenti, compresa quella della madre della vittima, collocano l’uomo sul luogo del delitto.

Ci sono delle immagini, recuperate dagli impianti di alcuni sistemi di videosorveglianza che immortalano Harrati non distante dal palazzo di via Giuseppe Allievo dove si è consumato l’omicidio e i riscontri delle celle telefoniche che vedono il suo smartphone “agganciato” vicino all’area.

Gli agenti della Squadra Mobile, delegati alle indagini, stanno ancora cercando l’arma del delitto: il coltello che ha colpito per oltre 20 volte la vittima non è stato trovato.

Sono invece attesi per la prossima settimana i risultati sui rilievi eseguiti in casa di Harrati la notte dell’arresto.

Gli investigatori lo hanno trovato nell’appartamento di Torrevecchia che divideva con due coinquilini.

Accertamenti sulle scarpe

Gli uomini della Scientifica si stanno concentrando sulle scarpe che quel pomeriggio avrebbe indossato il killer e che poi avrebbe lavato una volta rientrato in casa.

Ma ulteriori accertamenti sono stati eseguiti all’interno dell’abitazione: Harrati si sarebbe lavato ma non avrebbe eliminato ogni traccia del delitto appena compiuto.

L’orrore

L’infermiera è stata assassinata con una ventina di coltellate. “L’assassino l’ha colpita persino alle gambe”, piange la famiglia.

Harrati, in Italia clandestinamente, sperava di andare a convivere con Rossella e regolarizzare forse la sua posizione. Ma la loro relazione si era interrotta bruscamente un paio di settimane fa.

I funerali

I funerali di Rossella si terranno sabato 9 settembre alle ore 11,30 nella cappella del San Filippo Neri”, ha annunciato con un post su Facebook la sorella, Monica Nappini.

Monica il giorno dopo il delitto aveva scritto: “Purtroppo questa volta non sono riuscita a salvarti”.