Ostia Antica: a Saline è allarme droni per potenziali furti negli appartamenti

Il quartiere si mobilita contro i furti negli appartamenti e c'è chi assicura di aver sentito volare nottetempo in perlustrazione droni al di sopra del centro abitato

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C’è chi assicura di averli visti volare sopra il centro abitato a notte fonda. A Saline, quartiere residenziale sorto alle porte di Ostia Antica, è allarme droni per il sospetto che questi oggetti volanti e tecnologicamente molto avanzati possano essere utilizzati anche per preparare la visita di topi d’appartamento nelle case lasciate vuote dai residenti durante le vacanze estive. Così, nel dubbio, Gaetano di Staso, già componente del comitato di quartiere e, attualmente, presidente e coordinatore di Ecoitalia Solidale del X Municipio ha diramato via web un avvertimento a tutti i naviganti della zona.

Il quartiere si mobilita contro i furti negli appartamenti e c’è chi assicura di aver sentito volare nottetempo in perlustrazione droni al di sopra del centro abitato

Di Staso ha, infatti, invitato con un appello pubblicato su Internet i circa 18mila residenti dell’abitato di Saline, che si è notevolmente ampliato negli ultimi dieci anni con l’arrivo di piloti, hostess, ma anche dirigenti e operai dell’aeroporto internazionale “Leonardo da Vinci di Fiumicino” a “prestare la massima attenzione, in particolare nelle ore serali e notturne di anomali passaggi di droni. Portato di una nuova tecnologia” che potrebbe essere utilizzata anche da parte di malintenzionati per verificare l’eventuale assenza di persone nelle case dove le luci rimangono spente per lunghi periodi distinguendole da quelle, illuminate, da evitare proprio per la presenza dei titolari o cani al loro interno.

Di certo il ricorso a questi oggetti volanti in funzione di perlustrazione è stato utilizzato con una certa assiduità per programmare furti all’interno di villette e case di lusso circondate da giardini se non altro per poter avere un’idea più chiara della planimetria e della disposizione degli ambienti all’interno degli edifici (leggi qui).

Non mi piace fare allarmismi inutili -dice Gaetano Di Staso- ma poiché si è anche parlato di furti in alcuni appartamenti del quartiere della Stella Polare a Ostia, sollevando il dubbio che possa essersi trattato di case prese di mira innanzitutto con strumenti ad alto tasso di tecnologia, ho invitato gli abitanti di Saline, a chiamare le forze dell’ordine in caso di sorvoli sospetti al di sopra del centro abitato“.

Droni a parte, nel quartiere si è diffusa una certa inquietudine da quando è stata notata la presenza sospetta di un’auto spesso ferma di fronte a case prive dei loro proprietari

Molto più concreta e oggetto di testimonianze concordanti, evidenzia Di Staso, “è stata invece la presenza, notata più volte sino a quindici giorni fa, di una vettura con una donna alla guida e altri due uomini a bordo che sostava, anche a lungo, di fronte ad alcune abitazioni quasi che si trattasse di una piccola task force di ladri d’appartamento pronta entrare in azione con maggiore efficacia quando il quartiere si era svuotato a causa dell’esodo ferragostano“.

Che i droni siano stati utilizzati, oppure semplicemente immaginati per una sorta di suggestione collettiva, è certo che negli ultimi giorni almeno due case di Saline hanno ricevuto la visita dei ladri che si sono impossessati di tutti gli oggetti di valore possibili, inclusi gioielli e danaro contante e lasciando, praticamente, a mani vuote i proprietari derubati.

Le tattiche usate dai topi di appartamento sono sempre le stesse ma si evolvono inseguendo le nuove tecnologie

Il fenomeno dei furti a Saline rappresenta uno spiacevole ritorno al passato quando, una decina di anni fa, gli episodi si ripetevano con una certa frequenza.

Allora -ricorda Di Staso- decidemmo di organizzare a livello di Comitato di Quartiere ronde notturne in turni di tre persone alla volta che ebbero l’effetto di contenere notevolmente il fenomeno. Poi le forze dell’ordine ci fecero capire che l’impiego di queste unità di volontari esorbitava dai limiti legislativi e regolamentari previsti dalle norme contenute nel Testo unico di pubblica sicurezza. In cambio -sottolinea Di Staso- carabinieri e polizia assicurarono sopralluoghi ad hoc da parte degli equipaggi delle pattuglie ma anche quest’impegno, con il tempo, è venuto meno. Adesso, evidentemente, i ladri hanno messo di nuovo gli occhi su un quartiere in cui abitano anche persone abbienti ed quindi un potenziale bersaglio di furti domestici“.

L’uso dei droni, tra l’altro, è disciplinato dalla legge in maniera molto rigorosa. Il loro impiego è proibito nei centri abitati e può essere effettuato solo nelle zone e sulla base del rispetto delle prescrizioni autorizzatorie previste dall’Ente Nazionale di Assistenza al Volo (Enav).

L’importante -conclude Gaetano Di Staso- è evitare che possano svilupparsi fobie assolutamente prive di fondamento. In questo momento preoccupano, per esempio, anche i prelievi di cani di razza di piccola e media dimensione dai giardini delle abitazioni come refurtiva fonte di cospicui guadagni dopo averli rivenduti“.

Ma è anche accaduto, in passato, che gli appartamenti fossero classificati sulla base di segni convenzionali tracciati sulle porte o nelle vicinanze delle case, con simboli creati appositamente dalla malavita, per far sapere a chi si prendeva carico di portare a termine i furti, se nelle case finite nel mirino dei delinquenti ci fossero una o più persone oppure se all’interno fosse presente un cane eventualmente pericoloso.

Corsi e ricorsi storici, insomma, in funzione dei tempi che cambiano. Però se non bisogna cadere preda di crisi da isteria collettiva non bisogna neppure sottovalutare la fervida immaginazione dei professionisti alla Arsenio Lupin.

Sembra che a breve i droni potranno essere utilizzati per la consegna a domicilio delle medicine e, negli Sati Uniti, anche le buste della spesa. E così come questi sofisticati apparecchi sono in grado di rilasciare degli oggetti è evidente che i loro progettisti non faticheranno certo ad aggiungere alle operazioni che possono essere eseguite anche funzioni di prelievo di oggetti a distanza. Magari quelli lasciati incustoditi su un tavolo sistemato di fronte a una finestra aperta.

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