Fa discutere la nuova antenna per la telefonia mobile comparsa all’Infernetto

La protesta: "Si valuti il posizionamento in un luogo meno abitato"

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Una nuova e grande antenna per la telefonia mobile sta destando preoccupazione, e soprattutto diversi malumori, tra i residenti dell’Infernetto. L’antenna è stata posizionata in via di Castelporziano, all’altezza della chiesa di San Tommaso, dietro al distributore di benzina della Esso.

La protesta: “Si valuti il posizionamento in un luogo meno abitato”

Nella zona si trovano diverse villette e una scuola. Le cittadine e i cittadini che, in queste ore, stanno facendo sentire la propria voce protestando per la presenza di questa antenna, chiedono che venga messa in un punto “meno antropizzato”, lontano dagli abitanti. Si chiede, quindi, di valutare un’area diversa da quella scelta.

Le autorizzazioni, per il posizionamento delle antenne, sono rilasciate dal Comune di Roma con il beneplacito del X Municipio.

“In un minuscolo pezzo di prato – scrive un cittadino – tra villette e vicinissima alla scuola Mozart, che accoglie migliaia di bambini,  hanno istallato un’antenna alta più del campanile della chiesa San Tommaso. Così… dalla sera alla mattina. Possibile che non ci fosse un luogo meno antropizzato di quello? Possibile che certe brutture spuntino indisturbate (sebbene utili per il Wi-Fi di cui non possiamo più fare a meno.. ) sapendo che le emissioni invisibili a cui si è esposti 24 ore su 24 nuocciono alla salute?”.

La protesta corre sulle pagine social attraverso dei post dei gruppi locali che presentano, in ogni caso, dei commenti anche a favore del posizionamento dell’antenna evidenziando le necessità legate all’utilizzo dei telefoni e di internet.

“Ho cercato di informarmi per capire se sia tutto a norma ma ancora nessuno risponde, speriamo bene”, scrive preoccupata una cittadina.

“Per carità bella non è. Noi ne abbiamo una davanti casa, ma se vogliamo essere connessi pure nel punto più oscuro della casa dobbiamo pure sopportare queste antenne!”, ribatte un’altra persona. “Le antenne devono essere messe a molta distanza dalle scuole. Alcuni anni fa ci siamo organizzati nel quartiere e l’ abbiamo fatta togliere”, ricorda un’altra utente.