Regione Lazio, due eletti nel M5S passano a Forza Italia: le reazioni

Regione Lazio, M5S Roma: "Della Casa e Colarossi siano coerenti e si dimettano"

Nella foto i due consiglieri e sullo sfondo il Consiglio Regionale del Lazio - fonte social

I consiglieri regionali Roberta Della Casa e Marco Colarossi hanno ufficializzato in queste ore al presidente del Consiglio regionale del Lazio il proprio passaggio al gruppo di Forza Italia.

Regione Lazio, M5S Roma: “Della Casa e Colarossi siano coerenti e si dimettano”

Opportunismo politico e incoerenza sono le parole che stanno “volando” tra le pareti del Consiglio regionale del Lazio, in queste ore, da quando ieri è stato ufficializzato dai due ormai ex consiglieri del Movimento 5 Stelle, Roberta Della Casa e Marco Colarossi il cambio di colore politico in direzione di Forza Italia.

Un passaggio che secondo le indiscrezioni era premeditato da tempo dai consiglieri, nonostante l’ingresso appena sei mesi fa in consiglio regionale sia stato agevolato dal carro del M5S, ingoiando a quanto pare una condizione interna nella quale i due non si ritrovavano più.

Già qualche giorno fa però, sul profilo della Consigliera Roberta Della Casa, le sue riflessioni non lasciavano molti dubbi su una scelta ponderata di cambiamento, ma lontano dal Movimento 5 Staelle: “In queste ore decine di persone mi hanno contatta, alcune con toni indignati, molti altri a conferma di stima verso la mia persona cosa che sicuramente mi inorgoglisce ma la questione è un’altra, praticamente nessuno si è interrogato sull’eventuale motivo scatenante della scelta e questo davvero mi fa riflettere. Sono iscritta al M5S dal 2013 ed ho vissuto mille cambiamenti non solo di crescita ma ultimamente con un vero e proprio cambio di visione; né di destra né di sinistra per poi collocarsi definitivamente a sinistra del PD da cui talvolta si prendono anche ordini, fuori dall’euro e poi eurosostenitori, dal movimento della base al partito dei nominati, talvolta anche dei miracolati.

“Non si deroga alla regola dei due mandati  – aggiunge Della Casa – per chi ha fatto politica sui territori, municipi e piccoli comuni dove si guadagnano poche centinaia di euro e si combatte in prima linea, però per chi ha fatto due mandati in parlamento a 13mila euro al mese più pensione a vita si concede di correre come candidati sindaci; persone che i territori li hanno dimenticati nel decennio vip. A questo punto sono convinta che ciascuno dovrebbe orientare il proprio sguardo alla luna e non al dito“.

Sul profilo social del più giovane eletto del Consiglio regionale ed ex Presidente del IV Municipio, Marco Colarossi invece, spiccano commenti blindati mentre altri esplicitano fin troppo chiaramente la visione di una fetta di elettori: “In nome del popolo che ti ha votato, o rimani nel m5s, combattendo da dentro verso le tante cose da sistemare, o ti dimetti dal mandato che IL POPOLO DEL M5S ti ha dato” – si legge da qualche ora.

Insomma senza giri di parole inutili, ora c’è chi vuole la testa dei due ma fuori dal palazzo di Via della Pisana, dove i consiglieri stando alle prime reazioni social popolari: “Non meriterebbero più di stare visto il repentino tradimento”.

La reazione del Movimento 5 Stelle

Le motivazioni presentate da Roberta Della Casa e Marco Colarossi, sono quelle come noto della “Non condivisione dei valori del Movimento 5 Stelle”, che si sono tirate dietro le più aspre polemiche in primis degli ex compagni.

Il cambio di casacca, lo sappiamo bene, è una piaga che incentiva la disaffezione dei cittadini verso le Istituzioni: Della Casa e Colarossi dovrebbero farsi coraggio e, coerentemente con gli impegni contratti con chi li ha votati, dimettersi dalla carica di consiglieri regionali. Chi viene eletto con il simbolo del M5S non può eludere il patto civico e morale stipulato con i cittadini: non sarà il M5S a macchiarsi di questo inganno, dell’ennesimo tranello politico giocato sulla pelle degli elettori. Siamo certi che i consiglieri Della Casa e Colarossi sapranno farsi valere per essere rieletti nella prossima tornata sotto il vessillo che evidentemente da sempre più li rappresenta” – il commento del gruppo consiliare capitolino M5S Roma.