Fregene: le api seminano il terrore in spiaggia, interviene la protezione civile

Per bonificare l'area in cui le api si preparavano a nidificare sono intervenuti i volontari dell'Associazione nazionale vigili del fuoco in congedo di Castel di Guido

Sono giunte tutte all’improvviso, a migliaia, prendendo di mira, in particolare uno dei lettini dello stabilimento Gilda di Fregene. Il ronzio delle api era talmente forte che i bagnanti, presenti in quel momento in quel settore di spiaggia, si sono spaventati e hanno dovuto recuperare, velocemente, tutto l’armamentario di profumatissimi olii e creme solari capaci di attirare anche altri tipi di insetti. Per poter riportare la situazione alla normalità è dovuto intervenire un apicoltore dell’Associazione nazionale vigili del fuoco in congedo del distaccamento di Castel di Guido che ha, tuttavia, dovuto aspettare che facesse buio e così avviare le operazioni di bonifica.

Per bonificare l’area in cui le api si preparavano a nidificare sono intervenuti i volontari dell’Associazione nazionale vigili del fuoco in congedo di Castel di Guido

Le api, infatti, hanno continuato a volare attorno al lettino iniziando già a creare una sorta di fulcro di nido fino a che hanno avuto luce solare sufficiente, dopo di che, continuamente attratte dall’odore dell’ormone rilasciato dall’ape regina, le si sono strette tutte accanto praticamente bloccandola all’interno di un aggregato formato da circa 30mila esemplari per un chilogrammo e mezzo di peso.

L’assalto alla spiaggia è, con tutta probabilità, dovuto al fatto che una seconda ape regina deve deciso di allontanarsi dal nido originario per fondarne un altro. Nel fare questo si è diretta, inaspettatamente verso mare, forse cercando refrigerio in una zona più ventosa rispetto all’interno della campagna di Fregene. A quel punto tutte le api operaie e quelle cercatrici l’hanno seguita dando inizio a una vera e propria attività di colonizzazione sul lettino dove la loro sovrana si era andata a posare.

Al tramonto del sole l’apicoltore si è avvicinato al fulcro del nuovo nido e ha dato il via alle operazioni di recupero, prelevando il gruppo dove, verosimilmente si trovava l’ape regina e depositandolo nell’arnia. A quel punto tutti gli altri insetti, sempre attirati dall’odore dell’ormone, hanno iniziato ordinatamente a entrare all’interno del contenitore, senza volare, ma semplicemente camminando in fila indiana.

Le api recuperate sulla spiaggia di Fregene, adesso, dovranno osservare un periodo di osservazione che durerà quaranta giorni per verificare che non abbiano contratto malattie o parassiti. Un periodo al termine del quale potranno essere messe in produzione attendendo il frutto del loro duro lavoro arrivi a maturazione dopo la prossima primavera.

Non è la prima volta che un gruppo così numeroso di insetti vada in cerca di luoghi prossimi al mare in cui nidificare. Un episodio analogo si era verificato, sempre a Fregene, alcuni giorni fa (leggi qui). In genere le api, infatti, sciamano durante la stagione della primavera quando fa meno caldo sebbene vada sottolineato il fatto che la loro sia, al contempo, una scelta significativa della qualità dell’aria del luogo in cui decidono di depositarsi proprio perché sempre alla ricerca di luoghi assolutamente incontaminati..

Se vuoi approfondire questi argomenti clicca sulle parole chiave colorate in arancione all’interno di questo pezzo e accedi agli articoli dedicati.