Roma, occupazioni abusive fuori controllo: Sulpl: “Polizia Locale impegnata altrove”

Occupazioni abusive a Roma, cresce il fenomeno e aumenta il danno erariale. Piantedosi: "Mancati o tardivi interventi di sgombero di cui devono occuparsene gli Enti proprietari"

Contro le occupazioni abusive mancano gli agenti della Polizia Locale di Roma

Torna a preoccupare le istituzioni il tema delle occupazioni abusive nella Capitale, con il Ministero dell’Interno che in queste ore ha sottolineato la crescita del fenomeno ed il conseguente aumento anche del danno erariale collegato ai risarcimenti ai proprietari di immobili.

Il dito puntato a tal proposito, è nella direzione di chi dovrebbe intervenire su questi reati, con interventi di sgombero più tempestivi, e cioè i gruppi speciali Sicurezza Sociale Urbana e Sicurezza Pubblica Emergenziale, che da diversi anni sarebbero invece impegnati a fare da guardia ai monumenti del centro storico.

Occupazioni abusive a Roma, cresce il fenomeno e aumenta il danno erariale. Piantedosi: “Mancati o tardivi interventi di sgombero di cui devono occuparsene gli Enti proprietari”

E’ l’intervento del Ministro Piantedosi sulla crescita del fenomeno delle occupazioni e dei mancati controlli sulle stesse nella Capitale, a “dare il La” in queste ore alla questione di come le forze speciali di Polizia Locale di Roma Capitale siano state “mal” utilizzate in questi ultimi anni.

Mentre il Ministero dell’Interno sottolinea infatti aspetti come l’impunità e il danno erariale strettamente legato a “mancati o tardivi interventi di sgombero” dei quali dovrebbero più prontamente, occuparsi gli Enti proprietari e gestori degli immobili e dei fondi collegati, è SULPL (Sindacato Unitario Lavoratori Polizia Locale) invece a tenere il punto sulla questione dell’utilizzo di personale specificamente preparato per questi compiti.

Da oltre un biennio questi agenti sarebbero distolti dai compiti prioritari e previsti almeno “su carta”, del censimento, monitoraggio, allontanamento e contrasto al fenomeno delle occupazioni abusive e degli insediamenti spontanei.

“Esistono – spiega il segretario romano di SULPL -, due gruppi speciali, con ufficiali ed agenti, che sebbene molto operativi negli anni scorsi, da oltre un biennio sarebbero spostati da questi compiti, per essere quotidianamente impiegati nelle piazze del centro, e non sappiamo perché”.

La questione secondo un’ipotesi dello stesso Sindacato di Polizia Locale, potrebbe essere legata al fatto che al Dirigente di questi gruppi speciali, sia affidato ad interim anche il primo gruppo centro storico di Polizia Locale, da oltre un biennio, va sottolineato, impegnato a fronteggiare gli “attacchi” dei vandali ai monumenti cittadini, non ultimi le arrampicate su Fontana di Trevi, per l’ebrezza di un tuffo proibito o per riempire una bottiglietta d’acqua.

Il fatto che resta però, è che sia da un lato che dall’altro, le forze in campo sembrano comunque insufficienti, e soprattutto la lotta al contrasto del fenomeno delle occupazioni abusive e gli insediamenti spontanei, sembrerebbe aver perso colpi.

SULPL, riprende dunque con l’occasione una questione affrontata da tempo, e cioè gli incarichi la collocazione degli agenti: “Già in autunno, i lavori del Governo sulla legge di riforma della Polizia Locale ed una rivisitazione dell’ordinamento professionale della Polizia Locale di Roma Capitale, potrebbero riportare il Corpo agli standard di efficienza dei suoi anni migliori”.

Ad auspicare un rientro di queste funzioni a pieno regime, è anche Mirko Anconitani Segretario Responsabile UIL FPL Roma Capitale: ”Un nuovo ordinamento professionale della Polizia Locale di Roma Capitale che introduca finalmente gradi e funzioni di coordinamento tra gli agenti di Polizia Locale di Roma Capitale, è più che urgente entro la fine dell’estate“.

Un’aspettativa legata alla necessità di ridefinire la struttura dei gruppi di polizia Locale, e stabilire: Chi fa cosa e dove, riordinando e valorizzando le professionalità del corpo, partendo dal primo gruppo centro e prati in previsione del Giubileo, arrivando ai gruppi specializzati che in un processo di semplificazione e valorizzazione devono trovare un nuovo risorgimento” – conclude Anconitani.

I cittadini sulla ridefinizione di gradi e funzioni della Polizia Locale di Roma Capitale: “Chi resta a fare la guardia ai monumenti della città eterna?”

Sul tema dell’impiego degli Agenti di polizia Locale alla fine di luglio si espresse anche il Segretario provinciale di Roma Ugl Polizia Locale, Sergio Fabrizi, quando l’Assessore al Turismo e grandi eventi Alessandro Onorato, gettò l’idea del numero chiuso per monumenti da preservare come Fontana di Trevi: “Accolgo con un plauso la volontà espressa dall’Assessore – dichiarò Fabrizi -. Questo libererebbero decine di agenti della Polizia locale impiegati come steward da stadio o bagnini nelle fontane”.

Meno entusiasta fu invece la reazione dei cittadini tra cui architetti e urbanisti, che sui social si espressero nettamente contrari al numero chiuso proposto da Onorato, e qualsiasi chiusura della fruizione di un patrimonio nato per essere parte viva della città, e al contrario chiedendo proprio a chi già sorveglia questo patrimonio, anche maggiore attenzione.