Dragona, aspetta il ricovero in una struttura protetta: nessuna risposta per una 20enne schizofrenica

La giovane di Dragona ha estremamente bisogno di aiuto. I genitori: "Ci sentiamo abbandonati"

Foto di repertorio

A 23 anni convive con problemi legati alla schizofrenia e alle dipendenze che la portano a fuggire da casa e a diventare oggetto di abusi da parte di chi approfitta della sue debolezze. Sono i motivi che hanno spinto un giudice tutelare a disporre per una giovane di Dragona l’assistenza e il ricovero in una struttura protetta. In cinque mesi, però, nessuna risposta da parte della Asl.

La giovane di Dragona ha estremamente bisogno di aiuto. I genitori: “Ci sentiamo abbandonati”

I genitori sono ormai esasperati non sapendo più come gestire la difficile situazione: Ci sentiamo abbandonati”. La coppia, infatti, nel frattempo deve accudire con la massima attenzione la figlia, che spinta dal suo disagio fugge via, e da un uomo (denunciato) che li minaccia per riportarla nella sua abitazione.

Alle ansie dell’adolescenza si sono aggiunti i problemi legati alla schizofrenie e alle dipendenze – spiega l’avvocato Luciano Randazzo che assiste la famiglia – “E’ evidente che la giovane va aiutata in strutture protette come disposto dal giudice. Nonostante i solleciti, però, nessuna risposta da parte delle istituzioni”.

Le persecuzioni

Nel frattempo per un altro ex fidanzato della giovane – un 33enne di Ostia – a luglio è stata disposta dal tribunale di Roma la misura cautelare di divieto di avvicinamento a meno di 500 metri. L’aveva picchiata più volte, l’ultima a gennaio procurandole ferite anche al viso. L’uomo è accusato di lesioni aggravate dall’uso di armi improprie e per il rapporto con la vittima.

La misura, firmata dal gip Gabriele Tomei, è stata motivata col rischio di reiterazione del reato e “dalle allarmanti modalità di svolgimento delle condotte in contestazione da cui si desume una personalità incline alla violenza e alla sopraffazione di un soggetto debole”.

Un soggetto debole ora nel mirino di un nuovo approfittatore e che, come la famiglia, ha estremamente bisogno di aiuto. La giovane è spinta dall’istinto di scappare per sentirsi libera da trattamenti e restrizioni, ma poi puntualmente finisce nel mirino di chi approfitta delle sue fragilità.