Ostia: Sulla spiaggia libera di Castelporziano – finalmente – sono sono stati rimossi in questi giorni i sacchetti d’immondizia dalla spiaggia, dall’arenile, dopo giorni e gironi dove nessuno passava per pulire. Gli inservienti sono passati accatastandoli con il trattorino che ha accatastato i rifiuti a ridosso delle dune in prossimità dei parcheggi.
Disastro ambientale nella zona dei Cancelli, con il forte vento che ha inglobato i sacchetti di rifiuti all’interno delle dune
Ma a oggi, questi rifiuti sono di fatto inglobati all’interno delle dune, e l’Ama non passa a ritirarli in quanto non è ancora stato siglato un contratto con la municipalizzata per il ritiro di questo compito fondamentale per il pubblico decoro.
Gli episodi di rifiuti a deturpare le spiagge lidensi, specialemnte quelle libere, sono numerosi, come raccontatovi anche in quest’altro articolo, a certificare un degrado che non conosce confini, con accampamenti di senzatetto e bagnini mancanti a fare da triste corollario.
Se a questo problema si somma quello dettato dal fatto tuttora le convenzioni ai concessionari dei chioschi non sono state rinnovate – e quindi, con i chioschi chiusi, neanche loro possono interessarsi e provvedere alla rimozione della sporcizia – ecco che viene a generarsi uno scenario di vero e proprio orrore urbano.
Per via di questa situazione, dato il forte vento estivo di questo periodo, come potete vedere dalle foto esclusive di canaledieci.it, si è creato disastro ambientale.
Ora, per impedire l’aggravarsi della situazione, servirebbe dunque una convenzione, una per riaprire i chioschi (e permettergli di rinnovare anche la loro convenzione con Ama), che avrebbe il doppio scopo di fornire un servizio di ristoro fondamentale e permettere che i responsabili dei chioschi mantengano l’area pulita.
Sacchi e sacchi di rifiuti sono quindi in bella mostra accatastati all’aperto, nell’area dei Cancelli, la sabbia sospinta dal vento li ha parzialmente ricoperti e ora quest’immondizia molto probabilmente nessuno la rimuoverà più perchè risulta difficile immaginare che l’Ama ora si metterà a toglierli ad uno ad uno manualmente da sotto le dune.
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