Raptus di rabbia a Termini: dietro la maschera da maiale del fermato la storia di una brutale rapina

Ha scatenato il panico all'ingresso dell'area binari della stazione Termini: fermato l'uomo travestito da maiale. Ecco perché aveva reagito con rabbia

Nella foto l'uomo che ha scatenato il panico alla stazione - fonte instagram welcome to favelas

Un episodio surreale si è verificato nella serata di ieri alla Stazione Termini, dove un uomo travestito da maiale ha scatenato il panico all’accesso all’area dei binari. Per ragioni ignote, lo straniero era esploso in un raptus di rabbia, iniziando ad inveire contro il personale delle stazione e a prendere a calci le porte.

Solo più tardi, dopo essere stato fermato e identificato, è emersa la verità sui fatti che lo avevano indotto al gesto. Il giovane DJ americano che proveniva da una serata in discoteca in costume, era stato aggredito e derubato nella stazione, ma cercando aiuto con addosso la maschera da maiale, era stato frainteso e fermato.

Ha scatenato il panico all’ingresso dell’area binari della stazione Termini: fermato l’uomo travestito da maiale. Ecco perché aveva reagito con rabbia

Al personale di sicurezza della Stazione Termini, era stato necessario bloccare le porte che consentono ai viaggiatori di accedere all’area binari ieri sera, a seguito del raptus di follia che ha colpito un uomo straniero di origine anglosassone, che ad un tratto ha iniziato ad inveire contro gli operanti e danneggiare la vetrata.

La vicenda dell’uomo travestito da maiale, e che ha scatenato il panico alla Stazione Termini, sembrava il classico episodio della persona con problemi psichiatrici, ed è invece con il passare delle ore che è emersa la verità su di lui, e su cosa gli era accaduto poco prima di esplodere in quella rabbia incontrollata.

Dietro all’uomo mascherato che aveva portato gli operanti a pensare subito ad un flashmob animalista, fino a quando un raptus di rabbia non li ha costretti ad intervenire per fermarlo, si nasconde una storia di violenza e di un malinteso che ha avuto per il giovane conseguenze gravi.

L’aggressione alla Stazione Termini

Lui si chiama Timothy Reyna, come spiega in queste ore welcome to favelas. E’ un cittadino americano che lavora in una discoteca romana, e che proprio ieri sera stava tornando a casa dopo il lavoro quando è stato aggredito da una banda di criminali nei pressi della Stazione Termini.

I malviventi, secondo la ricostruzione fornita dal giovane alle forze dell’ordine, lo avrebbero picchiato, derubato del portafoglio, del telefono e della macchina fotografica, costringendolo anche a fornire la password del suo dispositivo.

Poi, ferito al volto, Reyna si sarebbe rifugiato all’interno della stazione per chiedere aiuto, ma ancora travestito con la maschera da maiale che indossava per una festa.

Il malinteso per il suo aspetto

Proprio il suo aspetto inusuale però, non avrebbe facilitato la sua richiesta di aiuto. Il personale della stazione, non avendo compreso la gravità della situazione, ha inizialmente sottovalutato la richiesta di aiuto di Reyna, scatenando la sua reazione di rabbia e frustrazione, alla quale è seguita l’esplosione di violenza con i calci alla porta a vetri, comunque ingiustificata, che ha fatto intervenire la Polfer, e che è stata ripresa da alcuni testimoni con la diffusione sui social.