Roma, arrestati i “predoni” dell’ex centro direzionale Alitalia

Blitz da parte dei carabinieri che hanno colto sul fatto  alcuni nomadi che avevano rubato quasi una tonnellata di rame dall'ex centro direzionale Alitalia

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Canaledieci.it

Roma: i carabinieri del Nucleo Radiomobile capitolino, in un’operazione conclusa insieme ai loro colleghi dell’Arma della Stazione Roma-Trullo hanno arrestato 7 nomadi, tutti domiciliati presso il campo di via Candoni, gravemente indiziati del reato di furto aggravato in soccorso, mettendo fine alla banda dei “predoni” che avevano fatto razzia di rame presso l’ex centro direzionale Alitalia.

Blitz da parte dei carabinieri che hanno colto sul fatto  alcuni nomadi che avevano rubato quasi una tonnellata di rame dall’ex centro direzionale Alitalia

Gli arresti sono stati fatti ieri, 16 luglio, grazie ad una segnalazione arrivata ai carabinieri da parte di alcuni cittadini che avevano segnalato alle forze dell’ordine ripetuti movimenti sospetti presso la struttura dell’ex Centro Direzionale Alitalia, ad oggi sottoposta ad amministrazione straordinaria, sorprendendo al suo interno i 7 indagati, gravemente sospettati per il furto di cavi, placche, staffe ed altro materiale in rame, per un peso complessivo di circa 700 chili.

Arrivati sul posto, identificati e ammanettati i sospettati, all’esterno della struttura i militari dell’Arma hanno trovato altri 300 chili dello stesso materiale, già pronto per essere portato via.

Tutta la merce è stata sequestrada e consegnata al personale di vigilanza privata che si occupa della struttura, e il legale rappresentante del centro direzionale ha contestualmente sporto regolare denuncia.

Al termine dei primi rilievi gli indagati sono stati tutti trattenuti in attesa del rito direttissimo presso il Tribunale di Roma e successivamente gli arresti sono stati convalidati, per il reato di furto aggravato.

Quanto rinvenuto dai Carabinieri è stato sequestrato e affidato a personale di vigilanza privata.

Come sempre precisiamo ai nostri lettori che in questi casi tutti gli indagati vanno ritenuti come presunti innocenti, data l’attuale fase del procedimento, quella delle indagini preliminari, e che lo resteranno fino all’emissione di una sentenza definitiva di condanna, con le prove che si formeranno nel corso del processo.