Ostia, pino crolla e blocca via di Castel Fusano: giovedì nero per la mobilità romana

Pino crolla ed ostruisce il passaggio ai veicoli nel celebre viale del X Municipio, rischiando di provocare una tragedia. Da tempo quei pini sono marce ma nessuno fa niente

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Foto di repertorio di Martino Traversa via pagina facebook di Ostia Informa. Canaledieci.it

Ad Ostia intorno alle 17 di oggi pomeriggio, giovedì 13 luglio c’è stato il crollo di un albero che ha completamente ostruito la carreggiata di Via Di Castel Fusano, creando grosse difficoltà per il passaggio dei veicoli, che a stento cercano un varco e pian piano passano oltre.

Pino crolla ed ostruisce il passaggio ai veicoli nel celebre viale del X Municipio, rischiando di provocare una tragedia. Da tempo quei pini sono marce ma nessuno fa niente

Atteso l’intervento dei vigili del fuoco con la polizia locale, per ripristinare la viabilità e rimuovere il pino dalla strada.

Di certo con l’avvento dell’estate e del vento di scirocco questo è un evento noto alle latitudini lidensi e del X Municipio, dato che proprio i pini che costeggiano Via di Castel Fusano sono marci e morenti da molto tempo eppure, così come in tante altre parti di Roma, la manutenzione viene ignorata completamente.

Quello che potrebbe serenamente trasformarsi in uno dei viali alberati più belli e maestosi della zona di fatto è soprattutto un pericolo pubblico per gli automobilisti, dato che bisogna sottolineare che se quell’albero avesse centrato, oggi, un’auto in transito sulla strada, avrebbe probabilmente devastato il veicolo e provocato un morto.

Stesso discorso per gli altri tre crolli che, sempre in questo nefasto giovedì, hanno costellato d’imprevisti e pericolo la giornata di pendolari, lavoratori e turisti.

Vanno ricordati i casi degli alberi caduti in zona Piazza Venezia, quelli che hanno bloccato per ore la via del Mare all’altezza di Vitinia e quello crollato su un tratto della via Ostiense, a pochi passi dalla sede dell’università di Roma Tre, in zona Valco di San Paolo, quadrante sud della Capitale.

Di certo ci si può ritenere fortunati che, a parte alcuni danneggiamenti e un grosso spavento nessuno si sia fatto male, ma se questo è l’avvio dell’estate e se a ogni evento atmosferico come pioggia o vento si rischia la mattanza, bisogna intervenire presto prima che qualcuno perda la vita.

A Riguardo, Paula Filipe De Jesus di Labur evidenzia quanto segue: “Se sulle spiagge libere del “mare di Roma” purtroppo le tragedie annunciate si sono avverate con la perdita di due vite umane e un risparmio di oltre 400mila euro (per mancanza del servizio di salvamento), sulle strade del Municipio X si è sfiorata la tragedia, nonostante da mesi LabUr – Laboratorio di Urbanistica denunci la grave situazione in cui versano i pini.

Labur e la dottoressa Paula Filipe De Jesus sottolineano al riguardo alcuni punti cruciali da ricordare

Ci sono nello specifico alcuni punti chiave da ricordare quando si commentano vicende come queste che riguardano la pubblica sicurezza, il decoro e la cura del verde pubblico, e vengono spiegati dalla dottoressa Paula Filipe De Jesus di Labur:

  • Il Dottor Marcello Visca, Direttore del Municipio X, è un agronomo e per anni è stato a capo del Dipartimento del Verde del Comune di Roma ed è sempre stato a conoscenza della pericolosità degli alberi lungo le strade. In particolare di quelli su Via di Castel Fusano  – dove è crollato il pino – tant’è che in una Commissione Municipale tenutasi il 14 febbraio 2023 dichiarava l’urgenza di intervenire immediatamente sui 400 pini che la costeggiano. Il problema era “quantificare la cippatura per coprire i costi”. Presenti in Commissione anche gli Assessori ai Lavori Pubblici, Guglielmo Calcerano e Valentina Prodon. La strada non viene chiusa e nemmeno la pista ciclabile, dove transitano famiglie con bambini.
  • Un privato si offre di fare il lavoro: tagliare i 400 pini, dicioccare, cippare e mettere a dimora nuove piante a costo zero per l’amministrazione. Inizialmente il Municipio X dice sì, poi cambia idea. Questo si chiama danno erariale.
  • Quando gli alberi vengono  tagliati si decippano e vengono considerati come rifiuti speciali e per fare questo devono avere bolle apposite di accompagnamento, i FIR, che nel caso di via dei Pescatori e via della Villa di Plinio sono in possesso di Labur. Nel trasporto del legname tagliato ci sono delle anomalie rispetto a quello che dichiara il municipio: dove vanno a finire questi materiali, dove finiscono gli alberi? Solitamente viene tracciato e protetto da teloni per portarlo in falegnameria e ricavarne compensato ma riguardo a questi “carichi” non siamo a conoscenza se tutte le procedure vengano correttamente eseguite. Inoltre è urgente e non più rinviabile della Commissione della Riserva Naturale, dato che gli alberi deteriorati in questo caso e in quest’area sono migliaia e a rischio crollo. I soldi risparmiati per i bagnini assenti da ormai un mese e mezzo dove sono? Perchè non vengono spesi per curare le spiagge e il verde, giocando sulla sicurezza delle persone?”.
  • In particolare, sono ormai 12 mesi che attendiamo – specifica Labur – che venga nominato il Presidente della Riserva del Litorale Romano. Non è accettabile che il governo non proceda a nominarlo. Non solo stiamo perdendo un patrimonio arboreo fondamenta per incapacità, malafede e affari poco puliti, ma soprattutto stanno giocando con la privata e pubblica incolumità.

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