Roma, inviava pacchi contenenti droga utilizzando negozi di spedizioni: 55enne arrestato

L'uomo è stato pedinato e sorpreso dalla polizia a consegnare a negozi di spedizione pacchi contenenti droga da inviare in varie parti d'Italia

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Foto d'archivio non collegata ai fatti. Canaledieci.it

Roma: un 55enne è stato arrestato perchè dal quartiere capitolino dell’Appio si era organizzato in modo capillare per spedire in tutta Italia droga, utilizzando un punto vendita di un negozio di spedizioni, come fosse un normale pacco contenente oggetti “legali”.

L’uomo è stato pedinato e sorpreso dalla polizia a consegnare a negozi di spedizione pacchi contenenti droga da inviare in varie parti d’Italia

La polizia di Stato lo ha colto in flagranza di reato nell’atto di confezionare dei pacchi contenenti stupefacenti all’interno dell’esercizio commerciale ed ora è gravemente sospettato del reato di spaccio di sostanze stupefacenti.

La misura cautelare ai suoi danni, disposta dalla procura capitolina, è arrivata al termine di lunghe indagini che hanno messo in luce gravi indizi di colpevolezza ai suoi danni.

Le forze dell’ordine da tempo erano sUlle sue tracce, scoprendo il colossale giro di spaccio.

Decisiva è stata una serie di pedinamenti con gli agenti della polizia di Stato del vicino commissariato Appio che lo hanno visto entrare, in due distinti momenti, all’interno di altrettanti negozi di spedizioni e, aprendoli, i poliziotti hanno scoperto che questi ultimi contenevano varie quantità di hashish ed erano diretti a 4 indirizzi dislocati in Italia.

A quel punto è scattato il sequestro della droga per un peso complessivo di circa 1,25 chili e il 55enne è stato identificato ed ammanettato, in attesa delle decisioni dell’Autorità Giudiziaria.

La Procura di Roma ha successivamente ottenuto dal Giudice per le Indagini Preliminari la convalida dell’arresto fatto dalla polizia.

Come sempre ricordiamo ai nostri lettori che in questi casi, data l’attuale fase del procedimento, ossia quella delle indagini preliminari, tutti gli indagati vanno considerati presunti innocenti fino all’ultimo grado di giudizio e l’emissione di una definitiva sentenza di condanna, con le prove che si formeranno nel corso del processo.

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