Tivoli, il sindaco: “Due morti per liti in pochi mesi. Impegnarsi perché non si ripeta”

Sami Kourid ed Alessandro Castellaccio sono le ultime vittime innocenti di liti esplose per futili motivi: oggi il cordoglio del sindaco e l'impegno per dare un volto ai responsabili

Nella foto, a sinistra Sami Kourid, a destra Alessandro Castellaccio

A due giorni dal decesso di Alessandro Castellaccio, il 40enne pestato a calci in faccia nel tardo pomeriggio di domenica 18 giugno e che dopo una settimana passata a combattere per restare in vita si è spento in ospedale, il Sindaco di Tivoli Giuseppe Proietti si unisce al dolore dei familiari del giovane e di tutta la comunità cittadina, ancora sconvolta da tanta violenza.

Sami Kourid ed Alessandro Castellaccio sono le ultime vittime innocenti di liti esplose per futili motivi: oggi il cordoglio del sindaco e l’impegno per dare un volto ai responsabili

“Insieme all’Amministrazione comunale di Tivoli, esprimo il proprio più sentito cordoglio per la morte del concittadino Alessandro Castellaccio, il 40enne deceduto venerdì 23 giugno a seguito delle gravi ferite riportate dopo una rissa in strada avvenuta in pieno giorno e sette giorni di agonia” – ha dichiarato Proietti, che oggi ha ricordato anche un’altra terribile perdita avvenuta solo qualche mese fa a seguito di circostanze simili, e cioè quella del 27enne Sami Kourid, finito in coma dopo essersi ritrovato coinvolto in una lite anche in quell’occasione avvenuta per strada, in una piazza Garibaldi affollata di gente al centro di Tivoli.

Dopo quattro mesi di coma e una speranza sottile che continuava a resistere nella sua famiglia di poterlo rivedere in piedi, Sami Kourid si era spento, finendo anche lui in quell’elenco di vittime fin troppo lungo strappate alla vita della barbarie e dall’inciviltà di comportamenti violenti e pubblici, che coinvolgono loro malgrado cittadini innocenti.

Alle due famiglie distrutte il cordoglio dell’amministrazione ora deve dare delle risposte, azioni concrete di contrasto di ogni germe di criminalità che le istituzioni devono provvedere per garantire la tranquillità pubblica: “Nelle diverse articolazioni, e insieme all’intera nostra comunità ci impegneremo al massimo per evitare che simili episodi si ripetano, anche rinnovando la nostra piena fiducia nei confronti dei Carabinieri di Tivoli che stanno svolgendo le indagini per accertare le responsabilità sui gravissimi fatti di violenza avvenuti e per identificare e punire i colpevoli” – ha concluso il primo cittadino.

La procura di Tivoli ha aperto un fascicolo per omicidio, e nella lista degli indagati per il momento ci sarebbe solo un 43enne romeno, residente come la vittima vicino al bar di piazza Codro Benedetti dove la lite è esplosa.

L’uomo, dapprima identificato e poi denunciato per lesioni gravissime, è un operaio incensurato, che però non avrebbe agito da solo quel giorno, ma con altri di cui non avrebbe fino ad oggi rivelato l’identità.