Aumento Stipendi luglio 2023, nuovi importi e a chi spettano: tutte le novità

Chi potrà beneficiare di questi aumenti

Aumento stipendi

Il mese di luglio premia alcuni lavoratori con l’aumento degli stipendi. Con il taglio del cuneo fiscale e i rinnovi contrattuali infatti, arriveranno degli assegni più ricchi. Nell’articolo tutte le novità: i nuovi importi e a chi spetta l’aumento degli stipendi a luglio 2023.

Stipendi, in arrivo gli aumenti: ecco per quali lavoratori

Continuano i rinnovi dei contratti: nella giornata di mercoledì 21 giugno, infatti, è arrivata la firma sull’accordo per il Contratto collettivo nazionale di lavoro del legno, sughero, mobile, arredamento e boschivi forestali, scaduto il 31 dicembre 2022.

I soggetti coinvolti saranno circa 250 mila e sono coloro che lavorano nel settore del: legno, sughero, mobile, arredamento e boschivi forestali. L’accordo prevede il mero aggiustamento economico così da far recuperare il potere d’acquisto delle retribuzioni perso a causa dell’inflazione.

I rinnovi prevedono:

  • un incremento del 7,3% sui minimi fin da subito, consentendo così a un operaio di V livello di godere di un incremento lordo di 143 euro. Per il livello base l’incremento è di 102,20 euro, mentre per il livello medio di 136,95 euro;
  • per arrivare all’8,7% dell’intera inflazione accertata nel 2023, viene poi previsto un bonus una tantum di 300 euro lordi (uguale per tutti) che verrà accreditato con la busta paga di luglio. Altri 300 euro saranno poi accreditati a marzo 2024, così da andare oltre all’inflazione del 2023 e garantendo così anche il principio della “produttività di settore”.

Non è da escludere che, come già successo per il Ccnl dei metalmeccanici, nei prossimi mesi non possano arrivare ulteriori incrementi. Come spiegato dal sindacato, infatti, è stata anche confermata la verifica ex post di gennaio 2024, con la possibilità che laddove dovesse esserci un’inflazione superiore alle attese ne scatti un aumento aggiuntivo. E lo stesso verrà fatto a gennaio 2025 (guardando all’inflazione 2024).

Aumento Stipendi: il taglio del cuneo fiscale

Da luglio 2023 tutti i datori di lavoro dovranno rivedere le regole di calcolo per lo stipendio netto dal lordo. Per chi ha una retribuzione di 2692 euro mensili, e un reddito annuo quindi di 35 mila euro, scatta il nuovo taglio della quota contributiva a carico del dipendente, per un ulteriore 4% oltre al 2/3% varato con l’ultima Legge di Bilancio. Perciò, chi percepisce meno di 1923 euro mensili avrà un taglio del 7% che scenderà al 6% per chi si trova nella fascia tra 1923 e 2692 euro mensili. Il taglio sarà valido da luglio a dicembre.