Roma, “Pagami se vuoi che io cancelli i post offensivi o ne metto altri”: arrestato per estorsione

Aveva offeso pesantemente tramite social una persona e poi chiesto soldi per toglierli o avrebbe continuato a diffamarlo

Roma: diffamata pesantemente via social, la vittima si era vista chiedere soldi in cambio della cancellazione dei post dal suo aguzzino, o quest’ultimo ne avrebbe messi altri. Dopo lunghe indagini, un romano di 52 anni ha avuto giustizia, con l’arresto per estorsione del criminale.

Aveva offeso pesantemente tramite social una persona e poi chiesto soldi per toglierli o avrebbe continuato a diffamarlo

L’incubo via internet per la vittima era iniziato a maggio di 2 anni fa, nel 2021, nel momento in cui  un 56enne ha iniziato a commettere i reati chiedendo al malcapitato 52enne molti soldi in cambio della cancellazione di post con notizie false e gravemente lesive.

La persona offesa comunque ha tenuto duro e non ha mollato, non è caduto dietro al ricatto e non ha pagato nulla, anche perchè era una somma molto alta e allora ha denunciato il tutto alle autorità dopo che le condotte ai suoi danni erano diventate da parte dell’indagato e arrestato ancora più gravi, con un episodio in particolare che ha fatto precipitare la situazione.

Difatti dalle parole via social, l’indagato presto è passato ai fatti, continuando non solo a offendere e denigrare gravemente la vittima, ma si è presentato personalmente sotto casa del cinquantaduenne brandendo un coltello ma neanche qua è riuscito a togliergli alcuni oggetti in oro sui quali aveva messo gli occhi, anzi, vista la scena, svoltasi in strada, alcuni residenti di passaggio hanno chiamato il numero unico emergenze allertando i carabinieri, che sono arrivati sul posto.

A quel punto la vittima ha denunciato tutti gli episodi, l’ultimo e quelli precedenti, così facendo ha permesso di far arrestare il 56enne con la sua denuncia agli operanti e la procura della Repubblica di Roma ha potuto fare il suo corso, disponendo per l’arrestato la pena degli arresti domiciliari per l’estorsione fatta via social e per la tentata rapina con il coltello.

Come sempre ricordiamo ai nostri lettori che fino ad una definitiva sentenza di condanna, ogni indagato va ritenuto fino all’ultimo grado di giudizio come presunto innocente, anche in considerazione dell’attuale fase processuale, ovvero quella delle indagini preliminari, con le prove che si formeranno nel corso del procedimento giudiziario.