Roma, truffe agli anziani: da dove arrivava la banda da 34 colpi in due mesi

I carabinieri arrestano nove persone: gli vengono addebitate 34 truffe in due mesi per diverse centinaia di migliaia di euro in denaro e oro

Truffe agli anziani, sgominata dai carabinieri una banda che agiva tra la Capitale e i Castelli Romani. Nove gli arrestati, tutti napoletani. Sono accusati di aver messo a segno 34 truffe in due mesi.

I carabinieri arrestano 9 persone: 34 truffe in due mesi. La base nel napoletano

Dalle prime luci dell’alba, su delega della Procura di Velletri, i carabinieri del Comando Provinciale di Roma, con il supporto dei colleghi di Napoli e Torino, hanno dato esecuzione a un’ordinanza applicativa di misura cautelare in carcere – emessa dal Tribunale di Velletri – nei confronti di 9 uomini di Napoli, gravemente indiziati del reato di associazione per delinquere finalizzata alle truffe in danno di persone anziane.

Agli indagati sono stati contestati 34 episodi di truffa in danno di anziani (oltre ad una rapina, poiché in un’occasione l’anziano veniva spintonato dal truffatore prima di fuggire), commesse nei mesi di settembre e ottobre 2022, tra la Capitale, i Castelli Romani e la provincia di Viterbo. Gli investigatori, però, ritengono che le truffe potrebbero essere molto di più: molti anziani, infatti, si rifiutano di denunciare per vergogna o per paura.

Il raggiro

Fingendosi assicuratore, avvocato o carabiniere, il “telefonista” diceva che un familiare aveva provocato un incidente stradale, che l’assicurazione era scaduta e che, per “sistemare” le cose, era necessario consegnare denaro o gioielli. In seguito un complice passava a prelevarli a casa delle vittime, che solo ore dopo, parlando con il figlio o il nipote in questione, scoprivano il raggiro.

Le indagini dei Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Frascati hanno consentito di raccogliere elementi indiziari in ordine al ruolo degli indagati che in batterie composte da due persone, partivano tutti i giorni da Napoli con auto prese a noleggio. Le vittime venivano scelte tramite ricerche fatte in internet o sulle pagine bianche, contattate da “telefonisti” e poi raggiunte da “emissari”. Il volume di affari stimato, per le truffe compiute in soli due mesi, è di circa 120.000 euro in contanti e diverse centinaia di migliaia di euro in oro e altri oggetti di valore.