Roma, anziano con demenza senile consuma droga di un amico del figlio e muore: 1 indagato

L'anziano signore, affetto da demenza senile, è morto dopo aver consumato droga presente in un marsupio di proprietà di un amico di suo figlio

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Immagine di repertorio

Un anziano di 69 anni affetto da demenza senile è morto dopo aver assunto droga presente in un marsupio di proprietà di un amico di suo figlio.

L’anziano signore, affetto da demenza senile, è morto dopo aver consumato droga presente in un marsupio di proprietà di un amico di suo figlio

Una pattuglia della polizia di Stato del commissariato di San Basilio è intervenuta oggi, sabato 3 giugno, alle 12.18 a casa dell’anziano, a seguito di alcune segnalazioni, in via Carlo Arturo Jemolo, in zona Torraccia-San Basilio, per la presenza di un uomo morto in abitazione.

Dai primi risvolti investigativi della polizia, risulterebbe al momento che il signore sia deceduto come conseguenza dell’aver consumato lo stupefacente presente nel marsupio.

Dopo una attenta ricostruzione, gli agenti hanno scoperto che l’effetto personale era della terza persona, la cui identità non è stata attualmente ancora rivelata e, di conseguenza, l’amico del figlio è attualmente indagato in stato di libertà per la detenzione della droga, in attesa di approfondire ulteriormente i rilievi e attendere l’esito dell’autopsia, che confermerà le cause della morte del 69enne.

In un altra pioggia d’arresti sempre per fatti legati alla droga, vi abbiamo raccontato, recentemente, come ad Ostia, 3 persone siano state ammanettate per essere state sorprese a fungere da vere e proprie “vedette della droga”, segnalando agli spacciatori in strada l’arrivo di polizia e carabinieri, tramite spari o fischi convenzionali.

Infine, in un’altra serie di pattugliamenti antidroga, ad Acilia, qualche giorno fa, due minorenni sono stati arrestati dopo che i carabinieri avevano scoperto che i ragazzini avevano allestito un fiorente giro di spaccio, con il laboratorio presente in un’abitazione del quartiere del Decimo Municipio Capitolino, migliaia di euro in contanti e varie di droga trovate addosso ai baby pusher.

Come sempre in questi casi ricordiamo che gli indagati sono da considerarsi come presunti innocenti, in considerazione dell’attuale fase del procedimento, ossia quella delle indagini preliminari, e fino all’emissione di una definitiva sentenza di colpelvolezza, fino al terzo ed ultimo grado di giudizio, con le prove che eventuamente  si formeranno nel corso del processo.

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