Roma, spara alla collega poliziotta e poi si suicida: in un’auto il corpo del sospetto killer

La sparatoria avvenuta alla periferia est della Capitale, dove è stata uccisa a colpi di pistola una poliziotta fuori servizio, arriva ad un possibile punto di svolta

Ambulanza di notte
Foto di repertorio

Roma: arriva ad un possibile punto di svolta il “giallo” della sparatoria avvenuta questa mattina, giovedì Primo giugno, intorno alle 11.25 in zona Casal Monastero, periferia est della Capitale, dove è stata uccisa a colpi di pistola una poliziotta fuori servizio e in borghese.

La sparatoria avvenuta alla periferia est della Capitale, dove è stata uccisa a colpi di pistola una poliziotta fuori servizio, arriva ad un possibile punto di svolta

Difatti poco dopo, all’interno di un’auto, è stato trovato il corpo senza vita del sospetto killer, che sarebbe un collega della donna ammazzata, un poliziotto.

In un episodio che sta venendo passato sotto la lente d’ingrandimento del personale della polizia di stato, dunque, prende corpo l’ipotesi del delitto passionale, con l’assalto mortale a colpi d’arma da fuoco che, se confermato dalle indagini, sarebbe avvenuto per via di alcuni problemi in una probabile relazione sentimentale tra la poliziotta uccisa e il suo collega, che, compiuto il delitto, si sarebbe a sua volta sparato all’interno della macchina, suicidandosi.

La vittima del femminicidio è Pierpaola Romano, 58 anni, sposata con un ispettore di Polizia e madre di un ragazzo di 22 anni anch’egli agente di PS. Il presunto assassino suicida è Massimiliano Carpineto, 47 anni, collega della donna. Entrambi lavoravano alla Camera dei Deputati.

Verosimilmente l’uomo, dopo aver messo a segno il suo tragico disegno, sì è allontanato a bordo della sua auto, una Chewrolet Aveo bianca, e, raggiunto un parcheggio poco distante, ha puntato la pistola contro di sé e si è ucciso.

Adesso il corpo del presunto assassino, ritrovato in questi minuti dagli inquirenti, trasportato via in ambulanza dal personale medico dell’Ares 118, sarà sottoposto all’autopsia per chiarire se la morte dell’uomo sia compatibile con un colpo esploso da brevissima distanza, proprio per farla finita.

E lo stesso avverrà per la poliziotta morta, con l’esame autoptico e quello balistico che confermeranno, o smentiranno, aprendo eventualmente altre ipotesi, la pista che l’omicidio sia stato compiuto proprio con un colpo proveniente dall’arma da fuoco del suo collega.

Nelle prossime ore si scaverà infine sul passato della donna e del suo possibile carnefice, per capire se davvero avessero avuto una relazione sentimentale e l’assassinio della donna sia scaturito, possibilmente, da un rifiuto imposto all’uomo che, per tutta risposta, le ha sparato mortalmente, o, se dietro a questo drammatico evento ci siano altre motivazioni.

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