Sono stati traditi dal furgone usato per la fuga. Grazie al numero di targa la polizia è riuscita a risalire a loro e li ha assicurati alla giustizia. E’ finita con un arresto e con una denuncia a piede libero la terza rapina consumata in due settimane presso l’ufficio postale di Tivoli Terme.
Per la terza volta in due settimane rapinato l’ufficio postale. Traditi dal furgone usato per la fuga: uno arrestato, l’altro solo denunciato
Il terzo colpo fotocopia messo a segno all’ufficio postale in piazza della Queva Bartolomeo, a Tivoli Terme, si è consumato ieri, mercoledì 25 maggio. Un uomo, armato di coltello, ha fatto irruzione nell’ufficio riuscendo a farsi consegnare circa mille euro e scappando via. Immediate sono scattate le ricerche da parte degli agenti della polizia che lo hanno rintracciato nel quartiere di Tor Cervara, a Roma. Erano state passate al vaglio le immagini dei sistemi di videosorveglianza della zona e attraverso il modello e il numero di targa si è potuti risalire ai fuggitivi.
Il sospetto rapinatore, un uomo di 57 anni, era a bordo di un furgone con un complice. Il ladro è stato arrestato mentre l’altro denunciato. Si ha motivo di credere che la coppia abbia a che vedere con le altre due rapine fotocopia consumate nello stesso ufficio postale. Il primo colpo, risale al 10 maggio (leggi qui): il bandito, con il volto coperto da mascherina sanitaria e cappuccio di una felpa calato in testa, saltato il bancone, aveva minacciato con la sola forza delle parole gli impiegati. Fuga a piedi e bottino di poco superiore ai 900 euro.
Il 18 maggio la replica (leggi qui): ancora una un solo bandito era entrato nel primo pomeriggio fingendosi un cliente per poi saltare oltre il bancone e minacciare gli impiegati stavolta con un coltello in pugno.
Ieri, dopo il terzo colpo in due settimane, l’arresto e la denuncia a piede libero.