Ostia, ex Gil occupata: lavori fermi e prospettive di ripresa zero

Fermo da mesi il cantiere per la trasformazione della ex Gil in caserma della Polizia locale e ufficio del Giudice di Pace. Non ci sono progettisti per la variante

ex Gil corso duca di genova

E’ fermo e non si sa quando ripartirà il cantiere per la riconversione dell’ex Gil (Gioventù italiana littoria) di corso Duca di Genova in caserma della polizia locale e ufficio del Giudice di Pace. Nessuno può esaminare e riprogettare l’opera in funzione della richiesta di variante presentata dall’impresa appaltatrice che ha dubbi sulla tenuta statica del vecchio immobile.

Fermo da mesi il cantiere per la trasformazione della ex Gil in caserma della Polizia locale e ufficio del Giudice di Pace. Non ci sono progettisti per la variante

Sono queste le risultanze della Commissione Trasparenza tenutasi nell’Assemblea Capitolina per fare il punto sui lavori fortemente attesi da parte della cittadina e, in particolare, degli agenti della Polizia locale (leggi qui). Il cantiere, consegnato il 26 luglio di due anni fa (leggi qui), da allora avrebbe dovuto durare 500 giorni e, invece, è fermo da tempo. Il risultato è non solo che la struttura è stata occupata da parte di alcuni rom e da altri senza fissa dimora ma anche che non si sa quando riaprirà.

Succede che l’impresa appaltatrice (Pè General Contractor), d’intesa con il direttore dei lavori (ing. Luca Lucietti), hanno presentato un’istanza per la variante rispetto al progetto originale. Secondo i responsabili del X Municipio, l’istanza nascerebbe dalla constatazione che, diversamente dalla stima iniziale, le fondamenta dell’ex Gil non sarebbero in sicurezza e quindi andrebbero fatti ulteriori lavori di consolidamento.

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Tende alle finestre posizionate dagli occupanti per ripararsi dal vento e dalla pioggia

C’è dunque, da valutare la richiesta di variante e il conseguente ulteriore finanziamento. Ma non ci sarebbero tecnici dell’amministrazione sufficienti per svolgere questo compito. Infatti, è stato chiarito dal direttore amministrativo del X Municipio in sede di Commissione Trasparenza, il Campidoglio ha tagliato i fondi per la consulenza dell’azienda “Risorse per Roma” a supporto della struttura tecnica decentrata. Struttura che dopo i recenti arresti per corruzione (leggi qui) è a corto anche di personale interno.

Le reazioni

Il Campidoglio taglia parte dei fondi per Risorse per Roma, ma a pagare di più è il Municipio X che dal 1 aprile scorso se li è visti completamente azzerare, ed ora non ha la possibilità di portare avanti progetti importantissimi e strategici, come quello dell’Ex Gil, la Gioventù Littoria degli anni ’30 dal 2009 abbandonata e degradata, anche perché pochi giorni fa l’Ufficio Tecnico del Lido ha perso tre tecnici inquisiti, che non sono stati sostituiti da altri funzionari progettisti. Ma il Sindaco Gualtieri pensa che Ostia sia una priorità o, al contrario, che debba sempre pagare per tutti e non meriti la giusta considerazione e le minime risorse per smuovere l’attuale immobilismo?” E’ quanto dichiarano Flavia de Gregorio e Andrea Bozzi, rispettivamente consiglieri della “Lista Calenda” in Campidoglio ed in Municipio X ed esponenti di “Azione”, che aggiungono: “Lo diciamo con grande preoccupazione, ma anche sorpresi dal fatto che ci è voluta una Commissione trasparenza in Campidoglio richiesta dalle opposizioni per conoscere la situazione e apprendere che i lavori che furono ripresi nel 2021,interrotti da due anni, rischiano di non finire nei tempi previsti dal finanziamento del 2017, frutto della convenzione tra il Campidoglio e la Presidenza del Consiglio dei Ministri nel Programma straordinario di intervento di riqualificazione urbana sulle periferie. Ci chiediamo anche se Municipio X e Campidoglio abbiano un rapporto, se è normale che tali notizie debbano arrivare dai tecnici convocati nelle commissioni, mentre la parte politica tace, considerato pure che la maggioranza del litorale un anno fa ha votato di restituire la Delega sul Litorale chiedendo con grande enfasi al Campidoglio più attenzione, ma da allora nessuno gli ha mai risposto. Noi eravamo contrari, perché crediamo che l’attenzione e un tavolo allargato a Regione, Demanio e Capitaneria di Porto si possa semmai creare anche senza restituire la delega al Campidoglio, se lo stesso avesse interesse ed attenzione per il suo mare. Ma, a un anno e mezzo dalle elezioni, sembra che tra le due amministrazione più che un dialogo costruttivo, ci sia un muro“.

Non entriamo nelle loro dinamiche partitiche – concludono -, non ci interessa, ma ci rifiutiamo di pensare che le debba pagare la cittadinanza e una fetta di città così importante. Nell’ex Gil, edificio razionalista di notevole valenza di architettura e ingegneria civile, c’è il progetto di portare la sede del Gruppo Mare della Polizia Locale, che ricordiamo ad oggi è ospitata in un edificio di privati che costa all’amministrazione un milione e duecentomila euro l’anno e la sede del Giudice di Pace, ma dopo anni di promesse e di rimandi si rischia di perdere questa straordinaria opportunità di risparmio e di crescita. E per questo chiediamo al Campidoglio di finanziare la l’attività di Risorse per Roma o di dotare quanto prima il Municipio X di risorse umane adeguate per portare avanti i progetti previsti“.

L’impressione – aggiunge Mariacristina Masi, consigliere comunale di FdI – è che ci sia tanta confusione e che i progetti destinati al X Municipio siano in alto mare, nonostante siano passati ormai anni dal Consiglio Straordinario del 2019 in Aula Massimo di Somma, in cui si chiedeva conto del lavoro svolto. Apprendiamo che i lavori della ex Gil dovranno, forse, partire in estate e che necessitano di una variazione al progetto originario. Chiederemo immediatamente ai Dipartimenti competenti le carte per quanto riguarda le progettazioni che ora non segue più Risorse per Roma e cercheremo di sollecitare quelli più significativi per lo sviluppo del territorio. Approfondiremo la progettualità sull’ex Colonia Vittorio Emanuele per cui la società ‘Risorse per Roma’ ha lavorato e che ora si considera nei fatti superata in vista dei fondi del PNRR destinati all’housing temporaneo (leggi qui)”.