Ostia, taglio del nastro con Virginia Raggi per il restauro dell’ex Gil

La sindaca ha visitato il cantiere che restaurerà l’ex Gil di corso Duca di Genova. Lavori per 500 giorni preventivati

EX GIL

Ci vorranno 500 giorni per rivedere l’ex Gil, Gioventù Italiana Littoria, riaprire e tornare a nuova vita: quella della caserma della Polizia Locale e di ufficio del Giudice di Pace.

La sindaca ha visitato il cantiere che restaurerà l’ex Gil di corso Duca di Genova. Lavori da preventivo: 500 giorni

Apre finalmente il cantiere per la messa in sicurezza e il restauro dell’ex Gil di corso Duca di Genova. E per celebrare l’evento è intervenuta la sindaca di Roma, Virginia Raggi. Il Campidoglio, attraverso il X Municipio, è stazione appaltante di un progetto finanziato dal Governo. In questa prima fase i lavori costeranno circa 10 milioni di euro (leggi qui).

Ostia, taglio del nastro con Virginia Raggi per il restauro dell'ex Gil 1
La sindaca di Roma, Virginia Raggi, nella ex Gil di Ostia

Il progetto per la trasformazione dell’ex Gil è datato 24 febbraio 2017, allorquando il Commissario capitolino Tronca sottoscrisse la Convenzione tra Roma Capitale e la Presidenza del Consiglio dei Ministri per la realizzazione del progetto presentato da Roma Capitale ed inserito nel “Programma Straordinario di intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie“, finanziato dal Governo.

Il X Municipio, che è stazione appaltante per conto del Comune di Roma, ha impiegato quattro anni per la realizzazione della progettazione esecutiva e per l’espletamento della gara. Un buon risultato se si considerano i tempi della burocrazia romana.

Ostia, taglio del nastro con Virginia Raggi per il restauro dell'ex Gil 2
Il cartello di cantiere che sintetizza costo (iva esclusa) e durata dei lavori

Nelle previsioni dell’amministrazione c’è il trasloco della caserma del gruppo Roma X Mare della Polizia locale da via Capo d’Armi con relativo autoparco, la concessione dei locali al Tribunale di Roma per la riapertura dell’ufficio del Giudice di Pace di Ostia e, secondo indiscrezioni capitoline, l’avvio di un ufficio per la Smart City Lab.

Nelle previsioni, serviranno 500 giorni di cantiere, circa due anni interi.

L’Ex Gil è un immobile storico sul litorale di Ostia, costruito negli anni trenta del novecento, esempio di architettura razionalista, che da anni versava in stato di abbandono e degrado. Utilizzato dagli anni settanta come scuola, dal luglio 2009 l’edificio è stato dichiarato inagibile e di conseguenza chiuso. Le facciate esterne saranno ripulite e sanate dal degrado, mentre gli spazi interni saranno coinvolti da un riordino in modo da renderli conformi al nuovo utilizzo, oltre alla messa a norma di tutte le componenti impiantistiche. resta l’interrogativo se per l’edificio principale, quello a forma di cilindro sul cancello d’accesso in corso Duca di Genova, abbia problemi di staticità. In quel malaugurato caso, i fondi rischiano di non essere sufficienti.

«L’Ex Gil da simbolo di degrado si trasformerà in simbolo di legalità. Un progetto importante che restituirà ai cittadini un edificio storico e un presidio sul territorio grazie alla nuova sede del gruppo X della polizia locale di Roma Capitale, del giudice di pace di Ostia e dello Smart city lab – spiega la sindaca di Roma, Virginia Raggi -. Inoltre recupereremo oltre 1,2 milioni di euro di affitto passivo che potranno così essere investiti in opere sul territorio».

La posizione della Cisl Polizia locale

Sui tempi e sulle modalità di trasferimento della caserma della Polizia locale, la Cisl per voce di Raffaele Paciocca, RSU Cisl FP, ha diffuso la seguente nota: “Esprimiamo come CISL FP, per l’ennesima volta, grande soddisfazione per la riqualificazione e il restauro conservativo dei locali della ex GIL, dove sarà ricollocato il Comando della Polizia Locale X Mare. Per l’ennesima volta, perché già in passato si era dato come imminente il trasferimento dagli attuali locali di Via Capo delle Armi alla struttura oggetto dei lavori che dovrebbero cominciare a breve, e non vorremmo che questi annunci possano essere corroborati dalla imminenza della tornata elettorale. Quel che davvero conta infatti è il passaggio effettivo da una sede all’altra, dopo ormai anni e anni di annunci.
Le lavoratrici e i lavoratori del X Mare chiedono da moltissimo tempo ormai risposte su interrogativi rimasti aperti e spesso inevasi. Da anni ci battiamo in ogni sede competente affinché, oltre alla sacrosanta questione del risparmio economico che per primi sollevammo già nel 2014 e che successivamente abbiamo stigmatizzato presso gli organi contabili, si faccia piena luce sulla salubrità della attuale sede di Via Capo delle Armi, tema per il quale la segreteria generale della CISL FP ha presentato un esposto allo SPRESAL della ASL e ha intessuto un fitto carteggio con i vari dipartimenti di Roma Capitale, senza che però questi ultimi abbiano prodotto la minima verifica effettiva. Un tema di enorme delicatezza vista la rilevante e drammatica insorgenza di patologie tumorali tra il personale del X Mare, su cui chiediamo da moltissimo tempo una parola di chiarezza dai competenti organi deputati per legge alla sicurezza dei lavoratori. D’altronde l’indicato cronoprogramma dei lavori lascia intendere in maniera inequivocabile come il plesso di Capo delle Armi sarà ancora operativo per alcuni anni, ragion per cui vogliamo che l’amministrazione fornisca una risposta alle giuste inquietudini dei lavoratori”.

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Ostia, restauro ex Gil: assegnato l’appalto per circa 10 milioni